«Devo essere onesto: non sono un grande bevitore di vino, ma credo nel progetto che mio padre ha deciso di passare a me».
Così Gabriele Moratti, figlio di Gian Marco e Letizia Moratti, nonché nipote del presidentissimo dell’Inter Angelo Moratti, presenta Castello di Cigognola, l’azienda vitivinicola in Oltrepò Pavese che punta in alto per quanto riguarda la produzione di Metodo Classico importanti.

Gabriele Moratti con Gian Matteo Baldi
«È un progetto nato proprio da mio nonno – ribadisce
Gabriele Moratti - Noi abbiamo realizzato la
Stella Holding, che unisce il mondo del vino e quello della moda, in quanto pensiamo abbiano grandi similitudini. La prima mossa è stata quella di trovare un Amministratore delegato di spicco, e abbiamo avuto la grandissima fortuna di conoscere
Gian Matteo Baldi, con il quale abbiamo condiviso l’obiettivo di puntare sul
Pinot Nero in una zona particolarmente vocata ma mai adeguatamente valorizzata. È un progetto che sta dando dei risultati. Vogliamo competere con i grandi nomi della spumantistica, non solo in Italia, ma a livello internazionale. Ci siamo detti: perché non noi? Vogliamo un brand che sia da esportazione mondiale, l’ambizione non ci manca».
E
Baldi sottolinea: «Nel mondo del
Metodo Classico, l’Italia non si è mai espressa per il potenziale che in realtà ha. Noi abbiamo l’ambizione e il coraggio di puntare sul
Pinot Nero in Oltrepò Pavese, una zona vocata anche grazie alla maturazione fenolica delle uve, che permette di avere uno stile distintivo».
«Noi vogliamo realizzare un metodo classico con eleganza, strutture e che, nell’invecchiamento, abbia note meno ossidative. Non solo: vogliamo mettere al centro gli uomini, le persone che fanno grande una produzione».

Un momento della presentazione
L’occasione per valutare i vini della famiglia
Moratti in paragone con altre zone vitivinicole del mondo è arrivata durante una degustazione alla cieca che si è tenuta alla
Spazio Niko Romito a Milano. In particolare si sono assaggiati, di
Castello di Cigognola, la
Cuvée ‘More Blanc de Noirs Brut, la
Cuvée ‘More Blanc de Noirs Pas Dosé e la
Cuvée dell’Angelo Blanc de Noirs Pas Dosé 2012 (che permane sui lieviti per 72 mesi), che hanno tenuto testa a
L’Overture,
Champagne Blanc de Noirs Brut di
Frederic Savart,
L’Audace,
Champagne Blanc de Noirs Brut Nature di
Pierre Gerbais, e la
Classic Cuvée, Sparkling Wine Brut di
Nyetimber, uno spumante inglese che però aveva una prevalenza di
Chardonnay (58%).
L’impressione è che siano vini che possono avere un ottimo potenziale: il Pinot Nero in Oltrepò sta regalando ottime espressioni di bollicine e Castello di Cigognola può diventare un’azienda di grande livello. L’ambizione, il coraggio e le basi ci sono, adesso solo il tempo potrà dare ragione al progetto.