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Il Giulio Ferrari Rosé 2006, presentato pochi giorni fa a Milano, da Cracco in Galleria
Il 2018 segnò il debuttò del Giulio Ferrari Rosé 2006, un grande successo di critica, nazionale ed estera. L’autorevole rivista Wine Advocate dette 98/100 e la definizione di game changer per questa nuova bollicina della famiglia Lunelli. Il millesimo 2007, presentato un mese fa in Galleria a Milano, nel quartier generale di Carlo Cracco, rivela, con energia, la potenzialità del pinot nero di montagna che esprime la sua forma migliore proprio nelle Cantine Ferrari. Annata di grande qualità, buona acidità, frutto di accurata selezione di Pinot Nero per il 65% (per metà vinificato in rosato e metà Blanc de Noirs) oltre al 35% di Chardonnay, uve raccolte a mano nei vigneti trentini. Nella versione 2006 le percentuali di Pinot Nero erano maggiori. Affinamento di dieci anni sui lieviti con un dosaggio zuccherino di 1,5 g/l. Un colore rosa salmone con lampi di rame e un perlage raffinato. Il naso complesso con frutti rossi, in primis, seguiti da note agrumate di pompelmo rosa con accenni di mandorle, caramello e lievi speziature di cardamomo. All’assaggio svela ricchezza e sontuosità, molto equilibrata per una perfetta armonia tra struttura e imponenza. Un Giulio Ferrari Rosé che eleva il Trentodoc a bollicina di haute couture senza rivali. Spiegae Marcello Lunelli, vice presidente: «Sono contento perché nel 1995 ho iniziato alle Cantine Ferrari e da quell’anno ci veniva chiesto, incessantemente, quando avremmo prodotto il Giulio Ferrari Rosé. Lo scorso settembre abbiamo rotto il ghiaccio con l’annata 2006 e ora ecco il 2007. Giulio Ferrari ha una grande longevità. Sapete che il Pinot Nero è il vero incubo di tutti gli enologi del mondo ma la nostra terra ci ripaga con questi grandi vini. La vendemmia 2007 è stata anticipata, iniziammo il 6 agosto ma la qualità è stata ottima, grazie ad un inverno perfetto. È un Giulio Ferrari che rompe un paradigma, bollicine seriose, da meditazione. Con questa annata abbiamo prodotto circa 9000 mila bottiglie».
Marcello, Matteo, Camilla e Alessandro Lunelli
Ruben Laurentis
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo