07-06-2019

Distillerie Berta, nel segno della tradizione. E dei lunghi affinamenti

Alla scoperta dell'azienda, nata nel 1866: ci sono anche i progetti per il sociale e la Fondazione SoloPerGian

Dal vino, all’erboristeria, alla grappa. Ma sempre con le radici ben piantate nella tradizione piemontese e con una costante ricerca della qualità.

In questa frase si racchiude l’essenza delle Distillerie Berta, azienda storica nel mondo dei distillati, che ha sede a Mombaruzzo in provincia di Asti, in mezzo alle colline vitate del Monferrato.

Annacarla Berta presenta le grappe della distilleria

Annacarla Berta presenta le grappe della distilleria

«L’azienda nasce nel 1866, non come distilleria, ma come azienda vinicola – racconta Annacarla Berta - Nel 1947 c’è un cambio di business, in quanto mio nonno Paolo decide di cambiare l’attività come erboristeria, e poi acquista degli alambicchi per la produzione della grappa. L’obiettivo era comunque di lavorare sulla qualità».

Qui nasce anche una prima rivoluzione: «Fu lui il primo a invecchiare la grappa – spiega Annacarla Berta - non voleva svendere il suo prodotto di qualità alla grande distribuzione. Da qui nasce la decisione di acquistare le botti per l’invecchiamento. All’inizio il quantitativo prodotto era maggiore rispetto alle vendite».

L'azienda si trova a Mombaruzzo

L'azienda si trova a Mombaruzzo

I primi tempi non furono facilissimi, perché all’epoca in pochi credevano che la grappa potesse avere un potenziale di affinamento. «Ma la sua scelta fu quella, che divenne la filosofia della distilleria».

Il tempo fu galantuomo e i risultati sperati arrivarono: la grappa delle Distellerie Berta iniziò il suo viaggio in Italia e nel mondo.

La cantina di invecchiamento della grappa

La cantina di invecchiamento della grappa

«Nel 1998 esce la prima riserva che affina 10 anni in barriques. Oggi i prodotti di Berta sono esportati in 75 paesi nel mondo. Il mercato è comunque diviso al 50% in Italia e 50% all’estero: anche se l’export potrebbe “assorbire” tutta la produzione, circa 600mila bottiglie con una quarantina di prodotti diversi, preferiamo tuttora mantenere la nostra distribuzione soprattutto nel nostro paese. Insomma, la grappa Berta non può dimenticare la sua Italia».

Tradizione, certo, ma anche evoluzione, da un punto di vista tecnologico. «Utilizziamo – prosegue Annacarla Berta - un sistema di conservazione delle vinacce, in particolari contenitori di plastica alimentare con l’aggiunta di una valvola che permette alla fermentazione di continuare, mantenendo comunque sane le vinacce. Questo permette di continuare la fase di distillazione da settembre fino a giugno, con una vinaccia sempre fresca e sana. Per distillare come vogliamo noi c’è bisogno di tempo: il processo di lavorazione è più lungo, ma ci consente di avere un prodotto più pulito e di maggiore qualità. Si può anche perdere il 50% di prodotto in fase di lavorazione, ma crediamo che sia meglio fare meno bottiglie, ma che siano più buone».

Un'altra immagine delle botti di grappa in affinamento e, sullo sfondo, la foto di Gianfranco Berta

Un'altra immagine delle botti di grappa in affinamento e, sullo sfondo, la foto di Gianfranco Berta

La linea top è, come prevedibile, quella delle grappe invecchiate. Una delle più ricercate è sicuramente la Selezione del Fondatore Paolo Berta, millesimata, con affinamento di circa 20 anni.

Ma vogliamo ricordare anche la SoloPerGian, grappa che nasce dall’unione di Tre Soli Tre, Roccanivo e Bric del Gaian 2005, invecchiate per 10 anni nella nuova cantina in botti da 1200 litri e barili da 100 litri. Ma è anche un omaggio a Gianfranco Berta, scomparso nel 2015 a 59 anni, ed è legata alla Fondazione SoloPerGian, nata per la promozione del territorio e del lavoro artigianale e per la salvaguardia dei prodotti in via d’estinzione.

La linea della Grappa Elisi, con il progetto per il sociale con la cooperativa di Milano Fraternità e Amicizia Onlus

La linea della Grappa Elisi, con il progetto per il sociale con la cooperativa di Milano Fraternità e Amicizia Onlus

Da non dimenticare anche la Grappa Elisi, che è in realtà un progetto portato avanti con la cooperativa di Milano Fraternità e Amicizia Onlus, che affianca persone con fragilità nei loro percorsi di vita. Il disegno scelto per l'etichetta è una delle opere realizzate dopo una visita alla distilleria, alle cantine di invecchiamento e al magnifico parco botanico di proprietà dell’azienda, da parte di un gruppo di giovani creativi di Fraternità e Amicizia.

«Non solo grappa – conclude Annacarla Berta - ma anche liquori, che però siano legati alla tradizione e al territorio piemontese. Gli altri distillati li lasciamo fare a chi li sa fare, noi rimaniamo legati alla tradizione».

La grappa Selezione del Fondatore Paolo Berta

La grappa Selezione del Fondatore Paolo Berta

E infine c’è il progetto legato all’accoglienza e all’ospitalità, nei due relais di Villa Castelletto e Villa Prato.

Insomma, un’azienda in continuo movimento: per capire tutte le attività delle Distillerie Berta basta dare un’occhiata al loro sito internet. Nel segno della tradizione, ma senza rimanere ancorati al passato.  


In cantina

Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo

a cura di

Raffaele Foglia

giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose

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