Una Summa di emozioni. E di buoni vini. Così è semplicemente sintetizzabile la manifestazione organizzata da 22 anni a questa parte da Alois Lageder nelle sue tenute di Magrè, in Alto Adige.
Definire Summa un evento “satellite” di Vinitaly è sicuramente riduttivo, anche se può beneficiare di un pubblico di operatori che, successivamente, si recano a Verona per la fiera internazionale. L’evento della famiglia Lageder ha una sua anima, una connotazione precisa dedicata alle realtà produttive italiane e ad alcune importanti aziende dell’Europa, in particolare Austria e Germania, che vengono invitate in Alto Adige in quanto più vicine ai principi che sono alla base della produzione di Lageder stesso.
Una sorta di “riunione tra amici”, dove le parole chiave sono sostenibilità, o comunque etica di lavorazione, e alta qualità dei prodotti. Vincoli, questi, non scritti, ma che “aleggiano” nelle varie sale delle tenute
Casòn Hirschprunn &
Tòr Löwengang di Magrè.
Quest’anno sono stati 111 i produttori che hanno dato vita a questa intensa due giorni in Alto Adige, dove si potevano davvero assaggiare vini straordinari, dalla piccola cantina della Sicilia, passando dai grandi vini toscani e piemontesi, fino a raggiungere i riesling della Mosella o splendidi Champagne, in un mosaico di colori, profumi ed emozioni.

Degustazioni a Casòn Hirschprunn
Il clima sereno rispecchia il carattere della famiglia
Lageder: non c’è fretta, non c’è la corsa all’assaggio, non c’è la frenesia da grande fiera, nonostante un’alta presenza di operatori ai banchi delle aziende, con un totale di 2.200 ingressi.
Non solo banchi, comunque, ma anche degustazioni tecniche e riflessioni su vari aspetti della viticoltura: un’occasione non solo di apprendimento, ma anche di confronto e di ragionamenti attorno al vino, e al futuro delle produzioni vitivinicole. Non è quindi un’autocelebrazione delle stesse cantine presenti, ma un vero viaggio in un panorama sfaccettato, dando uno spaccato credibile di cosa è la produzione di qualità.
Ed è una manifestazione in crescita, sia da un punto di vista delle aziende, con anche altri produttori che sarebbero interessati a partecipare alle future edizioni, sia per quanto riguarda i visitatori: insomma, quella che è nata come un evento a misura di “famiglia”, e in tal senso intendiamo proprio la famiglia
Lageder (oltre ad
Alois, anche i figli
Alois Clemens, Anna ed
Helena, che contribuiscono attivamente all’organizzazione), ora sta avendo un taglio sempre più internazionale, forse un po’ elitario, di altissimo profilo. L’obiettivo, quindi, è stato raggiunto: valorizzare le aziende di qualità.
Summa si dimostra una perla nel mondo delle manifestazioni vitivinicole.