La voce di Sting e le note della sua chitarra riempiono di emozioni il Teatro degli Astrusi di Montalcino: Message in a bottle, in una versione acustica, diversa da quella che ci hanno abituato i Police nella loro prima registrazione del 1979, regala sensazioni uniche ai fortunati spettatori di questo piccolo regalo che il noto cantante inglese ha offerto al Benvenuto Brunello.
Ci permettiamo un paragone musical-vinicolo, confrontando le annate 2012 e 2013 di
Brunello, come la
versione originale e
quella acustica di
Message in a bottle di
Sting a Montalcino. Se il 2012 era più completo, ampio, strutturato, il 2013 è forse più lineare, ma con dei picchi di eleganza ed emozionalità che l’annata precedente ha offerto in maniera forse inferiore.
Non vogliamo fare assolutismi, sia ben chiaro, perché nel mondo del Brunello sarebbe non solo ingiusto, ma profondamente sbagliato, in quanto ci troviamo in un’area di dieci chilometri quadrati dove i vari versanti hanno diversità spesso abissali.

Giovanna Neri e la figlia Diletta: questa è Col di Lamo
Piace comunque sottolineare qualche impressione di massima: il 2012 è stata un’annata davvero importante, per il
Brunello, tanto da aggiudicarsi le cinque stelle. Al
Benvenuto Brunello dello scorso anno era davvero difficile, se non addirittura impossibile, trovare dei vini di livello medio-basso (ne avevamo
parlato qui). Vini che avevano (e tuttora hanno) bisogno, comunque, di lunghi affinamenti, perché hanno una struttura tale da poter pensare a grandissime possibilità di evoluzione. Vini, insomma, assolutamente da comprare e da mettere in cantina.

Gianluca e Roberto Terzuoli, rispettivamente di Santa Giulia e Sassodisole
Il 2013 è un’annata altalenante, dove le diverse aree geografiche di Montalcino hanno espresso vini con anime differenti. Annata che, secondo il Consorzio, era da quattro stelle, quindi inferiore al 2012. E in media non possiamo che essere d’accordo: buoni vini, corretti, puliti, piacevoli, ma ai quali talvolta mancava quella “marcia in più” dell’annata precedente. In alcuni casi, però, abbiamo trovato delle espressioni davvero eleganti ed emozionanti, un po’ come la versione di
Sting di
Message in a Bottle.

Nicolas Caramelli, manager di fattoria La Lecciaia
Tra tutti i 160 campioni degustati, il Brunello di
Col di Lamo, azienda che proprio dell’annata 2013 ha presentato mille magnum per festeggiare i primi dieci anni di Brunello dell’azienda di
Giovanna Neri. E poi ci sono i Brunelli delle aziende “cugine” di
Sassodisole e
Santa Giulia: parenti per davvero, in quanto
Roberto Terzuoli (Sassodisole) e
Gianluca Terzuoli (Santa Giulia) sono cugini e le due aziende hanno i vigneti confinanti nella zona di Torrenieri, nell’area a Nord Est.
Di altissimo livello anche la fattoria La Lecciaia, sia per il base, sia per il Manapetra, e ancora Le Potazzine, Barbi (in particolare la selezione Vigna del Fiore), Canalicchio di Sopra, Fattoi, Gianni Brunelli, Piombaia, La Palazzetta e Tenuta Crocedimezzo.

Sting e la moglie Trudie Styler sul palco del teatro degli Astrusi mostrano la piastrella celebrativa dell'annata 2017, firmata dallo stesso artista
Ci teniamo a far presente, infine, come alcuni vini di celebri aziende di Montalcino non siano citati in questa selezione, non perché i vini fossero di livello inferiori, ma perché non presenti nell’ambito del
Benvenuto Brunello.
L’anno prossimo, invece, sarà degustato il 2014: annata molto difficile e piovosa, valutata tre stelle. L’annata 2017, invece, battezzata dalla piastrella celebrativa realizzata proprio da Sting, ha conquistato quattro stelle.