30-06-2017
I progetti di Zixun vogliono avvicinare i cinesi al vino italiano
Un ponte virtuale con la Cina. Un collegamento tra il mondo del vino italiano e i consumatori orientali che amano tutti i prodotti che arrivano dal nostro paese. Insomma, una strada aperta verso quello che nel giro di tre o quattro anni diventerà il più importante mercato per le bottiglie italiane.
Ne è convinto, in particolare, Stefano Balsamo, CEO di Zixun China Advisor, la business consulting firm italiana con sede a Hong Kong che propone servizi a sostegno di piccoli e medi produttori di vino italiani alle prese con il secondo mercato globale. Bisogna però pensare, come ha rimarcato pochi mesi fa Giovanni Mantovani, direttore di Verona Fiere, in fase di presentazione dell’ultimo Vinitaly, che si prevede un incremento da qui al 2020 del 79%, che permetterebbe alla Cina di diventare il mercato estero più importante per il vino italiano.
Stefano Balsamo
La degustazione dedicata ai vini piemontesi
The Italian Club Tasting Lab serve a far conoscere il nostro vino in Asia
«Questi viaggi sono lunghi almeno sette giorni. Più che visite sono veri e propri percorsi alla scoperta di territorio, tradizioni e culture. Una full immersion che mai è stata proposta sul mercato asiatico. Esclusiva, non solo nel costo. Tendenzialmente il nostro pubblico sono operatori professionali interessati ad arricchire il loro background». Quali sono le richieste dei cinesi? «Grazie all'alta percezione dei servizi da noi offerti e la credibilità del nostro team, i nostri clienti cinesi ci danno la possibilità di creare le esperienze che riteniamo rappresentative della cultura e della tradizione italiana».
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
a cura di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose