“La grande bellezza” e “La sfida del tempo”. La scorsa settimana, al ristorante La Pergola di Roma è stato presentato il Giulio Ferrari Collezione 1997, un Trentodoc alla sua seconda edizione dopo quelle del 1995.
Stiamo parlando di uve Chardonnay coltivate del vigneto di Maso Panizza, situato in alta montagna e circondato dai boschi, punta di diamante dei Lunelli, una vigna non facile, capace però di regalare annate eccezionali come questa del 1997. Uno spumante di 19 anni, quindi, nato grazie alla capacità della famiglia di intuire l’eccezionalità della vendemmia '97 e di “sfidare il tempo”, dando vita a un vino che conquista per eleganza, freschezza e vitalità.
Sono solo 1997 le bottiglie numerate, con sboccatura 2016: hanno saputo vincere la prova del tempo e sono un omaggio al fondatore Giulio Ferrari che, ispirato dalle grandi riserve di Champagne, aveva indovinato la potenzialità di queste uve a trasformarsi in grandi spumanti. Una tradizione iniziata nel 1972 con il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, presentato dopo ben otto anni, in un'epoca in cui si pensava che le bollicine non fossero in grado di reggere lunghi invecchiamenti.

Giulio Ferrari Collezione 1997 e i Tortellini d’anatra con infuso all’ago di pino di Heinz Beck
Un fermo immagine che lascia il segno, che seduce e affascina per la sua intensità e raffinatezza, in cui spiccano le note floreali di ginestra e i toni agrumati del bergamotto che, all’assaggio, si trasformano in un'esplosione di vivacità bilanciata da freschezza e da toni delicatamente speziati che ne fanno vino di indimenticabile finezza e incredibile persistenza.
Il Giulio Ferrari Collezione è la prima bollicina italiana presentata sul mercato dopo un affinamento sui lieviti così prolungato e sarà possibile trovarlo solo in enoteche selezionate e nella ristorazione d'eccellenza. Un'edizione da collezione che dà il diritto a chi lo acquista di entrare nel club Collezionisti Giulio Ferrari, che permette di accedere a una serie di privilegi e a esperienze dedicate.
Per questo vino «con una marcia in più», lo chef Heinz Beck, 3 stelle Michelin, ha studiato per l’occasione un piatto che richiama gli odori del bosco ispirato alle delicate note silvestri delle bollicine: i Tortellini d’anatra con infuso all’ago di pino e polvere di funghi porcini hanno saputo dialogare meravigliosamente con l'elemento sapido e fresco del Collezione 1997, esaltandone le caratteristiche.

Il sommelier della Pergola Marco Reitano, Heinz Beck e Matteo Lunelli
Il raffinato menu creato dallo chef e pensato con
Marco Reitano, sommelier de
La Pergola, comprendeva anche una
Ricciola marinata all’aceto balsamico bianco con neve di melograno e un'
Ostrica alla griglia su crema di zucca con aria di prezzemolo, abbinate a un ottimo
Ferrari Perlé Bianco Riserva 2006, un
Lombo d'agnello al finocchietto in crosta di cereali con perle di caprino e
Come un Mont Blanc abbinati a un
Ferrari Maximum Demi-Sec.
Alla serata «all’insegna del tempo, dell’attesa e dell’eccellenza» era presente quasi tutta la famiglia Lunelli al completo. «Siamo molto orgogliosi», hanno sppiegato, «per la maggiore età di questa bottiglia nata dal lavoro di una squadra straordinaria».