La sua uscita ufficiale è prevista per la fine del mese, subito dopo la presentazione ufficiale che avverrà il prossimo sabato 29 ottobre all’Hotel Sheraton di Roma, con la presentazione di tutti gli oltre 400 vini premiati. Ma ormai la guida ai vini d’Italia del Gambero Rosso ha già svelato le proprie carte. Nelle passate settimane, infatti, come consuetudine, sono stati pubblicati sul sito del Gambero Rosso tutti i “Tre bicchieri”, cioè i premi, regione per regione.
Si tratta sicuramente di una pubblicazione che, negli anni, è diventata un punto di riferimento. Edizione dopo edizione è aumentato il numero dei vini che hanno ricevuto i “Tre bicchieri”, non perché i degustatori sono stati più generosi, ma perché comunque la qualità media dei vini in Italia è cresciuta notevolmente. E se ne sono accorti anche i distributori all’estero che hanno visto un aumento delle vendite su alcuni mercati europei e mondiali.

La Tenuta di Tavignano, dove si produce il miglior bianco dell'anno secondo il Gambero Rosso
Parlando delle maggiori regioni vitivinicole italiane, in Piemonte continua a esserci la predominanza del vitigno Nebbiolo, con 58 dei 75 “Tre bicchieri” tra i quali molti Barolo e Barbaresco, ma tra i premi hanno trovato spazio anche vini prodotti con uve spesso considerate “minori”, come Dolcetto, Cortese, Erbaluce, Ruché o Grignolino. Per la Toscana sono addirittura 80 i vini arrivati al premio, con una particolare attenzione per i Bolgheri 2013. Ma c'è anche l’ingresso nell’élite di dieci nuove aziende, segno di un tentativo di “ricambio”, ma soprattutto una volontà a non guardare sempre i soliti noti.
Amarone, Valpolicella superiore e Soave sono le tre denominazioni di spicco del Veneto, che trainano l’intera zona, mentre per le bollicine la sfida tra Trento e Franciacorta viene “vinta” per 10 a 7 proprio da quest’ultima zona. In crescita la Sicilia che tocca il proprio record di 21 “Tre bicchieri”, grazie alla spinta dell’emergente zona dell’Etna, mentre qualche difficoltà è stata riscontrata in Puglia, ma solo per una questione prettamente climatica, non legata alla bravura dei produttori pugliesi. Anche se proprio dalla Puglia arriva il miglior vino rosso dell’anno, un Primitivo.

Le vigne di BioVio, di Aimone Vio, scelto come viticoltore dell'anno
Insomma, il Gambero Rosso ha cercato, come ogni anni, di dare uno spaccato della realtà italiana del vino. Ora non resta che degustare. Infine, sono stati assegnati 9 premi speciali.
Rosso dell'anno: Gioia del Colle Primitivo Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto ’13
Chiaromonte
Bianco dell'anno: Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. Misco 2015
Tenuta di Tavignano
Bollicine dell'anno: Valdobbiadene Extry Dry Giustino B. 2015
Ruggeri & C
Dolce dell'anno: Tal Lùc Cuvée Speciale
Lis Neris
Cantina dell'anno:
Bellavista
Miglior Rapporto Qualità Prezzo: Pecorino 2015
Tiberio
Viticoltore dell'anno:
Aimone Vio (BioVio)
Cantina Emergente:
Istine
Premio per la Viticoltura Sostenibile:
Roccafiore