Inaki Aizpitarte
Patata e uova di pescedi Clare Smyth
IG2023: signore e signori, la rivoluzione è servita Calabria Straordinaria: così la regione si racconterà a Identità Milano con grandi chef e tante degustazioni
Roberto Ceraudo, agricoltore e proprietario dell'omonima azienda di Strongoli, in provincia di Crotone, Calabria, condotta coi figli Susy, Giuseppe e Caterina. Settanta ettari coltivati con ulivi, vigneti, orti e agrumeti. Roberto rilevò l'azienda nel 1973, impegnandosi in un mutuo trentennale. La proprietà vanta anche un ristorante, Dattilo, una stella Michelin
Roberto Ceraudo è una persona eccezionale. Un sognatore a occhi aperti, che non smette di sognare. Che ama la terra e che ama la sua famiglia, i suoi figli, ai quali ha trasmesso lo stesso entusiasmo e lo stesso sorriso che lo contraddistingue. Uno dei concetti che mi piace condividere con le altre persone che amano il vino è il seguente: se si ha la fortuna di conoscere la persona, la cantina, il territorio di quel vino che si sta assaggiando, lo si riesce ad apprezzare dieci volte di più. Un concetto, questo, che nel caso di Roberto Ceraudo diventa addirittura esponenziale. L'azienda agricola di Strongoli, un piccolo paese non lontano da Crotone, in Calabria, lungo la costa Ionica, è un'oasi verde, in gran parte realizzata da vigneti e uliveti. Qui Ceraudo è riuscito a creare uno splendido circolo virtuoso del buon gusto: vino, olio, un ristorante (insignito anche della stella Michelin) e agriturismo.
Roberto Ceraudo con i figli: da sinistra, Caterina, Giuseppe e Susy
Roberto Ceraudo con la figlia Susy
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo