12-05-2016
Calici ed etichette del Colfondo dell'azienda trevisana Bele Casel, il prosecco dei contadini che non avevano la possibilità di utilizzare un’autoclave. E' una delle scoperte più interessanti che abbiamo ricavato dall'Asolo Wine Tasting, manifestazione voluta dal Consorzio Tutela Vini dell’Asolo Montello per valorizzare i prodotti della zona
I segreti dell’Asolo e del Montello sono scritti nel passato. Perché forse la vera novità è quella di recuperare l’identità, la storia, la tradizione di un territorio nascosto e ricco. E' quello che ha rivelato l’Asolo Wine Tasting, la manifestazione voluta proprio dal Consorzio Tutela Vini dell’Asolo Montello per cercare di valorizzare i prodotti della zona.
Prima di tutto c’è il Prosecco, diverso dai cugini “ricchi” di Valdobbiadene: «Di certo – spiega il presidente del Consorzio, Armando Serena – il successo di Valdobbiadene ha portato delle conseguenze positive anche nella nostra zona. Basti pensare, per fare un esempio, che siamo passati da circa un milione di bottiglie alle attuali 5.300.000». Ma qualcosa di diverso, c’è. Eccome. A partire dal fatto che il Prosecco in questa zona è un po’ più “strutturato” e comunque complesso, tanto da permettere ai produttori di utilizzare, da disciplinare, anche la tipologia Extra Brut in etichetta, unici nel panorama del Prosecco.
Armando Serena e Luca Ferraro della Bele Casel di Caerano San Marco (Treviso)
Lorenzo Palla dell'azienda Loredan Gasparini di Venegazzù a Volpago del Montello (Treviso)
L’ultimo segreto è la Recantina. Ci spostiamo nella zona del Montello, nella parte dedicata ai vini rossi. Qui la Docg parla di taglio bordolese, con prevalenza di Cabernet Sauvignon. Ma poi c’è la Recantina, un’uva con una ricca carica polifenolica che però era stata abbandonata negli anni. Se ne erano salvati giusto pochi ceppi e da quelli, ora, si sta provando a un recupero. Adesso ci sono circa 10 ettari in totale, divisi tra alcune aziende. Ma in futuro questo vigneto sembra essere destinato a ritornare in auge.
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo
di
giornalista de La Provincia di Como, sommelier e appassionato di birra artigianale. Crede che ogni bicchiere di vino possa contenere una storia da raccontare. Fa parte della redazione vino di Identità Golose
Storie di uomini, donne e bottiglie che fanno grande la galassia del vino, in Italia e nel mondo, dando voce a grandi blasoni, insomma delle vere e proprie istituzioni, ma anche a piccole aziende: tutto questo è In cantina.