25-02-2019
La vista che si gode dal ristorante Wolfgat di Paternoster, Sudafrica, vincitore di due riconoscimenti - restaurant of the year e off the map destination - alla prima edizione del World Restaurant Awards, tenutasi a Parigi il 18 febbraio (foto Sartor)
Identità Golose ci aveva visto lungo invitando Kobus Van der Merwe, chef e patron di Wolfgat a Identità Milano, edizione 2017. Pochi giorni fa, il cuoco sudafricano ha ricevuto a Parigi il premio come migliore ristorante al mondo nonché migliore insegna off the map destination (fuori dai grandi circuiti) al World Restaurant Awards. Una decisione coraggiosa perché questo ristorante si trova in un piccolo villaggio di pescatori, a un'ora e mezza da Cape Town ed è veramente un posto alternativo. Abbiamo cenato da Wolfgat proprio qualche sera prima, senza sospettare del clamore che avrebbe investito il ristorante di lì a pochissimo. Quella sera Kobus era in cucina con la sua brigata di 6 persone per 20 ospiti. Vederlo all'opera è stato davvero emozionante. Lo chef, che ha iniziato a cucinare solo a trent'anni (ora ne ha 39) è una persona estremamente schiva e gentile, tutto il contrario di ciò a cui siamo ormai abituati quando si parla di chef. Solo il fatto che fosse davvero lì, davanti a noi a cucinare è stata una cosa quasi unica in un mondo in cui ormai gli chef diventano brand e spariscono dalla cucina. Nonostante sia comparso in tv, Van der Merwe è rimasto un semplice ragazzo Afrikaans, legato al territorio della West Coast e ai suoi prodotti.
Kobus van der Merwe nel ritratto di Brambilla/Serrani, Identità Milano 2017
Lo staff (foto Instagram)
Foglia croccante di nasturzio
Seppia, cavolfiore e salicornia
Il mondo della gola a Cape Town e dintorni raccontati da Giovanna Sartor
di
Veneziana di nascita e milanese d'adozione, da gennaio 2010 si è trasferita a Città del Capo. Innamorata del Sudafrica, il suo sogno è produrvi prima o poi prosciutto San Daniele