24-11-2015

Vivacità Sudafricana

Sono molte le novità che hanno recentemente animato la scena gastronomica del paese

Lo chef sudafricano Luke-Dale Roberts è risultato

Lo chef sudafricano Luke-Dale Roberts è risultato ancora il numero uno della classifica con cui ogni anno il magazine Eat Out mette in fila i migliori ristoranti del paese, con il suo The Test Kitchen. Ma è anche impegnato in alcune nuove aperture

La scena della ristorazione sudafricana è molto inquieta e per chi deve scriverne, come si dice qui, ‘it’s a mission’. Ristoranti aprono e chiudono con una velocità impensabile altrove, chef si spostano da un’insegna all’altra, altri lasciano il paese, altri ancora cambiano mestiere. Insomma, non ci si annoia.

Le ultime notizie in fatto di ristoranti di alto livello sono che David Higgs di Five Hundred al Saxon Hotel a Johannesburg ha dato le dimissioni per aprire a Marzo un suo locale da 250 posti, ancora senza nome, sempre a Johannesburg, in zona Rosebank. Lo sostituisce per il momento la sous-chef Candice Philip.

Luke-Dale Roberts, che evidentemente si sente un po’ confinato a Cape Town, ha colto al volo l’occasione della dipartita di David Higgs per aprire una versione pop-up di Test Kitchen al Saxon Hotel a gennaio 2016. Chissà se sarà solo una cosa temporanea.

La sala di The Test Kitchen 

La sala di The Test Kitchen 

Sempre Luke Dale-Roberts sta per aprire (data da confermare) un nuovo posto a Woodstock (vicino a Test Kitchen) in una serie di container ristrutturati. Lo spazio si chiamerà Naturalis, definito dallo chef ‘incubation hub’. Nelle sue parole: ‘ Sono affascinato dal processo di fermentazione, di come modifichi intrinsecamente un prodotto. Gli ingredienti verranno trattati in modo molto semplice, back to basics’. Naturalis, che contiene una camera di fermentazione e una per stagionare i formaggi, sarà aperto solo per eventi speciali e si mangerà a un tavolo comune.

Giorgio Nava, altro chef attivissimo da queste parti, quest’anno ha aperto un nuovo Carne Bistrot in una bella casa d’epoca a Constantia, un quartiere molto chic di Cape Town e, più recentemente, 95@Morgenster, un’emanazione di 95 Keerom, il suo primo ristorante in città. Morgenster è una bellissima proprietà a Somerset West (mezz’ora da Cape Town) in cui Giulio Bertrand, imprenditore tessile biellese trasferitosi in Sudafrica nel 1992, produce olio e vino di ottima qualità. Partnership italiana quindi tra Giorgio e Giulio, che siamo certi darà i suoi frutti, essendo entrambi due persone molto motivate e orientate alla qualità.

Infine, domenica 15 Novembre, si sono svolti come ogni anno gli Eat Out Awards, premi ai migliori ristoranti del Sudafrica. Edizione un po’ sottotono quest’anno e con alcuni cambiamenti strutturali. Le categorie speciali infatti, quali migliore ristorante Italiano, Asiatico, Steakhouse e simili sono stati votati dal pubblico direttamente sul sito di EatOut.

Il nuovo 95 at Morgenstern

Il nuovo 95 at Morgenstern

Purtroppo la cosa non è stata molto di successo, pochi i voti raccolti e i ristoranti votati assolutamente da dimenticare. Invece, i top ten, votati dai giurati di Eat Out non si sono discostati molto dai vincitori dell’anno scorso, con qualche cambiamento di posizione e qualche new entry:

1. The Test Kitchen, chef Luke Dale-Roberts (primo anche l’anno scorso)
2. La Colombe (new entry con Scot Kirton, nominato anche chef dell’anno)
3. The Tasting Room@Le Quartier Français, chef Margot Janse (stessa posizione dell’anno scorso)
4. Greenhouse@Cellars-Hoenort, Chef Peter Templehoff (new entry)
5. Five Hundred, Chef David Higgs (secondo l’anno scorso)
6. Waterkloof, chef Gregory Czarnecki (new entry)
7. Mosaic@the Orient, chef Chantel Dartnall (quarto l’anno scorso)
8. Terroir, chef Michael Broughton (decimo l’anno scorso)
9. Pot Luck Club, chef Wesley Randles (new entry)
10. Jordan Restaurant, chef George Jardine (quinto l’anno scorso)

Francamente, si sente la necessità di dare una svolta a questa manifestazione che appare un po’ ripetitiva e che quest’anno con la giuria popolare ha decisamente tagliato fuori una fetta consistente di ottimi ristoranti.


Giovanna a Capo-tavola

Il mondo della gola a Cape Town e dintorni raccontati da Giovanna Sartor

Giovanna Sartor

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Giovanna Sartor

Veneziana di nascita e milanese d'adozione, da gennaio 2010 si è trasferita a Città del Capo. Innamorata del Sudafrica, il suo sogno è produrvi prima o poi prosciutto San Daniele

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