23-10-2018
Bertus Basson, cuoco sudafricano (foto Instagram)
Dopo un lungo apprendistato a Londra da Bruce Poole e inizi low-profile in patria, Bertus Basson, sudafricano doc, è diventato uno dei più conosciuti chef del Sudafrica per una serie di valide ragioni. Bertus, una persona squisita, ha lavorato duramente per arrivare dov'è e non ha nulla dell'arroganza di molti suoi colleghi del settore. Nato a Città del Capo, ma cresciuto in zone più rurali del Sudafrica, trae ispirazione culinaria dalle sue radici Afrikaner. Il suo primo ristorante, Overture a Hidden Valley è stato da pochissimo affiancato da un altra insegna di alto livello, Eike, nel centro di Stellenbosch. In entrambi i ristoranti la cucina è profondamente Afrikaner, a cominciare dai nomi dei piatti: Souttert (una specie di quiche), Plankievleis (carne alla griglia), Pampoen Poffertjiies (frittelle di zucca) e via così. Però il viaggio culinario che ci propone vale lo sforzo di comprendere i nomi dei piatti e degli ingredienti e rappresenta una boccata d’aria tra tutti i ristoranti della zona che offrono cucina principalmente fusion.
Il ristorante Overture, a Hidden Valley (foto bertusbasson.com)
Eike, apertura recentissima a Stellenbosch (foto bertusbasson.com)
Quesadilla con costolette d'agnello, cavolo croccante, rapa e coriandolo (foto Instagram)
Dessert alla fragola (foto Instagram)
Il mondo della gola a Cape Town e dintorni raccontati da Giovanna Sartor
di
Veneziana di nascita e milanese d'adozione, da gennaio 2010 si è trasferita a Città del Capo. Innamorata del Sudafrica, il suo sogno è produrvi prima o poi prosciutto San Daniele