30-04-2015
Quest'anno il New York International Olive Oil Competition si è tenuto dal 13 al 15 aprile. Nonostante l'annata infausta per l'olio italiano, sono stati molti i premi conquistati dalle produzioni del Belpaese
Giunto alla sua terza edizione, il New York International Olive Oil Competition organizzato dal fondatore del sito Olive Oil Times Curtis Cord, è diventato in pochi anni uno degli appuntamenti più attesi del settore, che abbina la formula del congresso – quest'anno dedicato al tema The Modern Culture of Olive Oil – a quella del concorso oleario. I riconoscimenti assegnati dalla giuria internazionale (che quest'anno contava due italiani, il dr. Giuseppe Di Lecce come Panel Leader e Antonio Giuseppe Lauro come assaggiatore) rappresentano tra i premi più prestigiosi per i produttori di tutto il mondo, e nonostante l'annata molto difficile per molti paesi produttori, quest'anno il NYIOOC – che si è svolto dal 13 al 15 aprile - ha toccato la cifra record di 671 campioni giunti da 26 nazioni. L'Italia - che nel 2013 aveva letteralmente trionfato e nel 2014 si era posizionata seconda dopo la Spagna con 66 oli premiati su 141 campioni presentati – è stata penalizzata dall'annata: solo 100 i campioni arrivati dal Belpaese, che ha visto la produzione quasi dimezzata. Fortunatamente però questo non ha inciso troppo sulla qualità e anche quest'anno i nostri produttori hanno portato a casa un bel po' di premi – 43 in totale – conquistando ugualmente il secondo posto, tra Spagna e USA. A prodotti italiani, in particolare, sono andati 5 dei 18 riconoscimenti assegnati come “Best in Class”, vale a dire i migliori extravergine in assoluto nelle rispettive categorie suddivise tra emisfero Nord o Sud, olio biologico o tradizionale e blend o monocultivar, e per intensità di fruttato.
Il siciliano Nettaribleo di Agrestis
Il Fonte di Foiano 1979 di Fonte di Foiano proviene da un cru dell'oliveto a Castagneto Carducci
Tematiche e identità legate all'olio extravergine d'oliva, raccontate da Luciana Squadrilli
a cura di
giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere