È un olio pugliese – il Don Gioacchino di Sabino Leone, che in quest'annata difficile si è aggiudicato diversi premi internazionali – Il Magnifico 2015. Dopo ripetuti e scrupolosi assaggi alla cieca e secondo punteggi rigorosamente numerici, l'eccellente monocultivar di Coratina dal fruttato intenso e dal gusto deciso ed elegante, proposto nella rinnovata veste che riprende le forme delle antiche bottiglie da farmacia a sottolineare il valore anche nutrizionale e salutistico dell'olio, è stato selezionato dalla giuria del premio Il Magnifico come il miglior extravergine del 2015, tra quelli in competizione. 
A differenza di altri concorsi, infatti, Il Magnifico non tiene conto di differenze di origine o produzione ma punta a individuare, e premiare, gli oli in base alla loro qualità “assoluta”. Nato come omaggio a due grandi protagonisti del mondo olivicolo regionale e nazionale – Marco Mugelli, fondatore dell'ANAPOO-Associazione Nazionale Assaggiatori Professionisti Olio d'Oliva e Massimo Pasquini, dirigente della Camera di Commercio di Firenze – entrambi scomparsi nel 2011, il premio ha oggi rilevanza internazionale: quest'anno, nonostante il ridotto numero di campioni inviati per l'assaggio data la raccolta difficile, sono arrivati oli da 9 nazioni (oltre all'Italia anche Croazia, Francia, Grecia, Marocco, Spagna, Tunisia e Sud Africa) e da 11 regioni italiane. 

Tra gli 8 finalisti, che si sono aggiudicati la medaglia d'oro e concorrevano per il titolo de 
Il Magnifico 2015, oltre agli oli italiani di 
Balduccio, 
Dievole, 
Franci, 
Fonte di Foiano, 
Le Tre Colonne, 
Zuppini e del premiato 
Sabino Leone c'era anche l'ottimo 
Timbro Istriano della croata 
Agrofin Mate. I premi sono stati svelati e consegnati il 28 maggio nella sede decisamente suggestiva delle 
Cantine Antinori a San Casciano Val di Pesa: 8 medaglie di bronzo, 8 d'argento e 8 d'oro, più i due premi speciali dedicati a 
Mugelli e 
Pasquini andati alla toscana 
Dievole come azienda emergente (da due anni alla produzione di vino si è affiancata quella di extravergine) e alla 
Casaliva bresciana di 
Comincioli come miglior denocciolato, tipologia che secondo 
Giorgio Mori in annate difficili dimostra tutte le proprie potenzialità. Il premio Il Magnifico consegnato a 
Sabino Leone consiste invece in un piccolo orcio toscano personalizzato, a rappresentare la tradizione e la preziosità dell'extravergine.
La sede della cerimonia non è stata casuale: non solo la grande famiglia del vino toscano sta dedicando sempre più attenzione all'extravergine; ma tra i fondatori dell'omonima associazione che organizza il premio c'è 
Matia Barciulli, dal 2001 executive chef di tutti i ristoranti di 
Antinori nel Chianti e dal 2013 anche a capo della cucina del ristorante della cantina, 
Rinuccio 1180. Qui, dopo la premiazione, è stato servito un apertivo d'impronta toscana terminato come da tradizione con un assaggio di gelato all'extravergine, dessert solitamente proposto alla stellata 
Osteria di Passignano ma che ogni anno 
Barciulli realizza per l'occasione con l'olio premiato.

Il gelato all'olio extravergine
Una passione sincera e profonda, quella di 
Matia per l'extravergine, cominciata quando – giovanissimo ma già esperto studente dell'alberghiero – gli fu chiesto dal padre di una compagna di classe di aiutarlo a organizzare abbinamenti cibo-olio. Era 
Marco Mugelli, e proprio grazie a lui 
Barciulli è diventato uno chef con una marcia in più: quella della conoscenza dell'extravergine. «Per me non è un condimento ma un ingrediente, ed è una vera colonna portante della mia cucina; ogni anno scelgo almeno 7 “nuances” da usare per i diversi piatti, dalla Toscana alla Sicilia. Non credo nel Km0 quando si tratta di prodotti di qualità».