21-09-2014
La raccolta delle olive in molti casi viene ancora effettuata con metodi antichi, tradizionali, lunghi e impegnativi. Alpha è uno strumento, ideato da Luca Di Zio, che potrebbe facilitare questo compito senza pregiudicare l'integrità dei frutti
Si avvicina il momento della raccolta delle olive, un rito ricco di fascino – almeno là dove gli antichi oliveti non sono stati sostituiti dagli oliveti intensivi tra i cui ordinati filari passano i grandi scuotitori meccanici – ma che comporta una grande fatica per chi ci lavora, spesso ancora manualmente o al massimo con l'aiuto degli abbacchiatori, sorta di rastrelli elettrici o pneumatici che invece di scuotere il tronco dell'albero ne percuotono i rami favorendo la caduta delle olive. Un'operazione meno traumatica, appunto, degli scuotitori meccanici, e meno faticosa (e rischiosa) della raccolta manuale, fatta con lunghe scale su cui arrampicarsi per raggiungere i rami più alti, ma che richiede comunque tempo – preziosissimo in questa fase – e sudore e rischia di rovinare le olive più delicate. Insomma, un campo in cui c'é ancora spazio per l'innovazione. È questo l'assunto alla base del progetto di Luca Di Zio, giovane imprenditore abruzzese – 29 anni, amministratore di una ditta concessionaria di macchine e prodotti per l'agricoltura – che ha deciso di ricorrere al crowdfunding (il finanziamento collettivo tramite piattaforme online) per sovvenzionare la produzione di un nuovo “oggetto per la raccolta delle olive” denominato momentaneamente Alpha, come il progetto stesso.
Un dettaglio del funzionamento di Alpha
Tematiche e identità legate all'olio extravergine d'oliva, raccontate da Luciana Squadrilli
di
giornalista, napoletana di nascita e romana d'adozione, cerca di unire le sue tre passioni: mangiare, viaggiare e scrivere