26-01-2015
Gaia Giordano è arrivata in cucina grazie alla sua famiglia, la nonna, la madre, il padre. Da lì ha poi studiato e fatto molte esperienze, prima di incontrare Niko Romito e appassionarsi al progetto di Niko Formazione e, in particolare, a Spazio. In questo articolo ci racconta la sua storia
Il mio percorso verso la cucina non è stato un percorso classico, ma certamente è stato naturale, una vocazione quasi genetica che trova nelle passioni gastronomiche di molti membri della mia famiglia una sicura derivazione ed origine. Partendo da mia nonna. Lei mi ha insegnato l’importanza della conoscenza di ciò che mangiamo, a cominciare dalla scelta delle materie prime fino ad arrivare alla ricetta che le trasforma. Tutto scelto, tutto studiato, niente lasciato al caso. Di lei ho un ricordo ‘olfattivo’ legato alle estati in Calabria, pomodori, basilico, fiori di zucca e ricotta ancora calda. Un altro legato invece alle sue origini milanesi, burro, cotolette, risotto allo zafferano. Da mia madre veterinaria ho ereditato una passione diversa, legata alla conoscenza dei fiori, dei loro profumi, degli alberi, dell’orto e del giardino che lei coltiva e cura con amore. Una conoscenza legata agli odori, che mi è sempre di aiuto nella creazione di un piatto.
Donne che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista
a cura di
Cresciuta nelle cucine di Massimo Troiani e Cristina Bowerman, è stata executive chef a Roma al Cuoco Nero e al Satollo. Poi l'incontro con Niko Romito, con cui ora collabora su diversi progetti, in particolare a Niko Formazione e Spazio