27-12-2018
Antonio Cicero e Roberta Corradin davanti all'entrata del loro Il Consiglio di Sicilia, a Donnalucata, provincia di Ragusa
Questa storia prende le mosse da facebook. Quando il 18 dicembre Paolo Marchi ha condiviso l'articolo di Identità Golose sulla Michelin “sempre avara con le donne”, mi è scappato il commento: «Fosse solo la Michelin». Il giorno dopo Marchi mi ha telefonato, e io ho risposto come faccio sempre «Il Consiglio di Sicilia, buona sera, sono Roberta». Il mio ex-collega, che non sentivo da una decina di anni, è rimasto interdetto.
Ma qui ci vuole un rewind.
Alcuni dei libri di Roberta Corradin
Dieci anni dopo, nel 2018, ho un ristorante che compie 10 anni, perché mio marito, stratega del futuro, l'ha aperto per me prima che ci conoscessimo. Io pensavo di aprirlo a Samoa e di chiamarlo Ravioli, Antonio l'ha aperto a Donnalucata e l'ha chiamato Il Consiglio di Sicilia (come il romanzo di Sciascia) ma la pignoleria è fuori luogo, quando i desideri si avverano.
Al mio ristorante, ho creato un gruppo Whatsapp per comunicare con le ragazze. L'ho chiamato Girls United. Avete presente la canzone degli Inti-Illimani, El pueblo, unido, jamas sera vencido ? Bene, funziona anche con le ragazze di sala.
Antonio Cicero e Roberta Corradin
Negli anni durissimi della crisi, Il Consiglio di Sicilia eravamo noi due: Antonio ed io. Si intuirà che è un uomo che stimo, ed è così. Lo stimo per il doppio coraggio che ha mostrato sposandomi, in primo luogo, e poi quando ha preso il timone della cucina negli anni duri in cui la nave era battuta da tempeste, e ha tenuto la rotta con uno stile che ha per imperativo morale la semplicità.
Il Consiglio di Sicilia
Pesce freschissimo
Poi sono venute le Girls United.
Creare una squadra, ed il suo spirito, ha richiesto un affinamento lungo quasi dieci anni. Quella che ha premuto per una squadra al femminile sono stata io. Antonio aveva qualche perplessità all'inizio, ma è abituato a stare in mezzo alle donne, è cresciuto con tre sorelle, una mamma, una nonna, una zia. Che choc vuoi che sia una brigata al femminile per lui? Carlotta, una stagista Alma a cui vogliamo un bene da pazzi e di cui siamo orgogliosi, ha dato il la. Oggi Antonio ha una seconda in cucina, Marina. E io ho tre ragazze in sala: Giovanna, Giusy, Natalia. Poi c'è Erminia, che è venuta l'estate scorsa e che noi tutti adoriamo e speriamo che sia dei nostri anche la prossima estate. L'altr'anno abbiamo accolto in cucina Roberto, senza imporgli un passaggio a Casablanca per lavorare con noi. Quando l'Alma ci manda in stage un ragazzo, noi Girls ridacchiamo e commentiamo Pazienza, nessuno è perfetto.
Natalia, Roberta, Giovanna, Giusy
Sempre loro: Antonio Cicero e Roberta Corradin
Avrò svolto il compito che mi ha assegnato Paolo Marchi? Chissà. Dal mio punto di vista, il problema che la Michelin o chi per lei non si accorga delle donne è un problema della Michelin o di chi per lei, non delle donne. Ciao a tutti.
Donne che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista
di
ha scritto di cucina e ristorazione per svariate testate giornalistiche italiane e statunitensi. Il suo primo libro, Ho fatto un pan pepato, pubblicato nel 1995, le ha aperto le porte del food writing. Ha pubblicato tra gli altri Le cuoche che volevo diventare (Einaudi 2008), La Repubblica del maiale (Chiarelettere 2014), e insieme a Paola Rancati Tradizione Gusto Passione, uscito anche in inglese con il titolo Taste and Tradition. Per i suoi 50 anni si è fatta il regalo di lasciare il giornalismo, che la annoiava. Insieme al marito Antonio Cicero gestisce il ristorante Il Consiglio di Sicilia, a Donnalucata