02-05-2016

Storia e innovazione oggi sposi

Cosa accade quando cuoche diverse tra loro cucinano assieme. Il racconto della Preziuso

Foto ricordo a Vico Equense al termine della prese

Foto ricordo a Vico Equense al termine della presentazione lo scorso 20 aprile di XXL e di 100 chef x 10 anni. Da sinistra ecco le cinque protagoniste della serata: Cristina Bowerman, Ana Ros, Isabella Preziuso, Loretta Fanella e la padrona di casa, Faby Scarica

Provengo da Summonte, un paesino sopra Avellino, come mi presenta sempre il signor Identità, Paolo Marchi. Sono prima di tutto una ristoratrice, come raccontai qui un anno fa, e ogni donna nel momento che diventa padrona di casa deve possedere l'ambizione di diventare anche una brava cuoca. Dai profumi indimenticabili provenienti dalla cucina di mia nonna, dall'amore e dalla passione per la cucina ho cercato di costruire tutto quello che ho oggi nella mia vita.

Lo scorso 20 aprile, ho partecipato come chef alla presentazione dei libri di Marchi e di Identità Golose, organizzata a Villa Chiara da Faby Scarica nella penisola Sorrentina. Felicissima ho accettato immediatamente l’invito. La cena era tutta al femminile con altre quattro chef, di cui tre stellate, Cristina Bowerman, Loretta Fanella e Ana Ros. Ho così avuto l’opportunità di conoscere quattro splendide donne, loro tre e la padrona di casa, tutte con alle spalle storie e percorsi molto diversi dai miei.

Ana Ros e Cristina Bowerman si rilassano un momento durante il servizio a Villa Chiara il 20 aprile 2016

Ana Ros e Cristina Bowerman si rilassano un momento durante il servizio a Villa Chiara il 20 aprile 2016

Il mettere sempre al primo posto la qualità di quello che si mangia, la stagionalità del prodotto e il rispetto per la materia prima, naturalmente la passione per la cucina, l'impegno, la serietà, la professionalità, l'educazione, la creatività e la semplicità hanno rappresentato e avvicinato a Villa Chiara noi donne.

Non mi aspettavo di trovare e conoscere belle, semplici, forti e umili persone, anzi donne. Immaginavo che non ci sarebbe stato un lavoro di gruppo, un sostegno tra noi ma mi sono dovuta ricredere. Ci siamo divertite, abbiamo condiviso idee, ci siamo aiutate l'una alle altre e abbiamo lavorato con piacere e gioia tutte insieme.

Parlando del cibo, posso dire che personalmente io ho soltanto raccontato la cucina come mi è stata trasmessa. Da irpina autentica, l’ho fatto riconoscendo l'importanza, la forza, la storia delle materie prime del mio territorio. E da lì sono partita con le mie proposte. Il segreto? Restare fedele alle tradizioni e proprio per questo è stato semplice preparare una ricetta di mia nonna, quella delle melanzane alla Molara – Locanda la Molara, si chiama così la mia locanda a Summonte -. Melanzane che ho presentato con una sfogliatina alla cipolla caramellata e un'insalata di tartufo nero irpino con crostini.

Carota e carota, piatto straordinario firmato da Cristina Bowerman

Carota e carota, piatto straordinario firmato da Cristina Bowerman

Questo per la mia parte. Poi però, con moltissimo piacere ho visto con che facilità e semplicità le mie colleghe hanno eseguito i loro piatti senza dissociarsi dalle origini, ricette che hanno ripensato lavorando con esperienza e coraggio. La parola giusta è sorprendente. Ovviamente non tutti abbiamo gli stessi gusti e le stesse visioni. Parlo per me e per la mia realtà in confronto alle loro. Ho avuto conferma come le ricette classiche, le tradizionali non deludono mai. Però quelle innovative ti sorprendono.

Cinque donne, cinque cuoche con storie ben diverse che, esaurito ognuna il suo compito in cucina, si sono lavate le mani e si sono pettinate per andare in sala e salutare tutti i commensali. Ho scritto quanto provato a Vico Equense per la curiosità di Marchi. Voleva sapere come si è trovata una cuoca legata alla tradizione tra altre creative, una cuoca che alla sua tavola non potrebbe mai presentare le carote come le ha pensate Cristina Bowerman e che proprio per questo non scorderà ma la cena a Villa Chiara. Con tantissima voglia di imparare, con le tante idee in testa per continuare questo mio percorso.


Storie di cuoche

Donne che abbandonano per un attimo mestoli e padelle per raccontare le proprie esperienze e punti di vista

a cura di

Isabella Preziuso

irpina, classe 1981, dal 2006 è titolare con la madre Maria della Locanda La Molara di Summonte (Avellino), dove vive

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