27-12-2020

Buosi, Buosino e buoni propositi... a Varese

Denis, insieme ai figli Andrea e Lorenzo, conduce la pasticceria di famiglia che propone molte prelibatezze anche con il suo e-shop

È una ricetta collaudata, codificata e regolarmente registrata. Divenuta un’icona. Un simbolo, indissolubilmente legato alla sua insegna. Così è il Buosino, sontuosa sintesi di cioccolata calda e caffè, completata da un topping di schiuma di latte e granella di cioccolato fondente. Il tutto servito in tazza trasparente con chocolate spoon a corredo. Per mescolar mangiando, aggiungendo un tocco di golosità.

Una preparazione cult, rigenerante e corroborante (specie in inverno), della Pasticceria Buosi. Anzi, della Denis Buosi Food Experience, un vero e proprio concept contemporaneo, che spazia dalla produzione alla formazione, inanellando dolce e salato. Traduzione: headquarter a Venegono Superiore, con tanto di laboratorio e B-Academy, il luogo dove tutto ebbe inizio nel 1958, grazie a papà Ermes e a mamma Rosangela; e un altro punto vendita nel cuore di Varese, inaugurato nel 1999.

Panettone al Buosino

Panettone al Buosino

Una bella storia di famiglia. Capitanata da Denis e dai figli Andrea e Lorenzo. Gemelli (millesimo 1997) ma diversi. Almeno per quanto riguarda i loro compiti. Visto che il primo sta all’accoglienza, mentre Andrea è in produzione. Talmente concentrato da esser diventato Campione Italiano di Pasticceria Juniores nel 2019. «Lui ama lavorare il cioccolato, ma io gli ho insegnato a fare tutto: dalle pulizie alle consegne», puntualizza Denis: classe 1965, natali a Tradate e un costante sguardo teso al futuro.

Fior di pera

Fior di pera

Il che significa pure e-shop. «Ci abbiamo lavorato per più di tre mesi. Volevamo un e-commerce pratico, funzionante e performante», continua il pater familias. Che mette orgogliosamente in vetrina (online) tutta la collezione. Panettone al Buosino incluso. Certo. Perché se d’estate ne esiste una versione fredda e soft col gelato, a Natale ce n’è una da mordere. «Lavoriamo con tre impasti, utilizzando la farina Petra 6388 per rinfrescare il lievito madre, e la Petra 6384 per il resto. Rinvigorendo il tutto con caffè e cioccolato Equatoriale fondente di Valrhona», spiega mister Buosi. Che non dimentica il panettone tradizionale con uvette, cedro e arancia canditi; con marron glacé, mandarino candito e cioccolato; e in declinazione lattosio free.

Panettoni («ma non manca il pandoro, fatto come una volta», precisa Denis) in vendita nelle due boutique; consegnati a domicilio (nei paesi limitrofi) e spediti con il corriere in lungo e in largo per il Belpaese. Il bello? Per ogni panettone da un chilo acquistato, due euro vengono devoluti alla Croce Rossa Italiana - Comitato di Varese. «Inoltre, in questo periodo, prepariamo una torta a cui teniamo molto. L’abbiamo battezzata Fior di Pera. Perché decorata con pere williams cotte sottovuoto, tagliate e posizionate a forma di fiore. E perché preziosa della ricotta Fior d’Agerola», racconta Denis, tracciando il profilo di una crostata facente parte della winter compilation. Messa a punto con la farina Petra 6320 (per la frolla) e con la Petra 6390 per la croccante sfoglia celata all’interno. Dove fa capolino anche la scorza di mandarino.

Ma sull’e-shop scorrono tante proposte. Dalle Sbrisoline ai Brutti e Buoni, dai biscotti ai vassoi di mignon, dalle confetture al Dolce Varese. «È il classico cake da viaggio. Quello che anche un tempo i milanesi venivano a comprare per portare a casa. Nell’impasto ci sono un po’ di farina di mais e di maraschino. Che concorre a prolungarne la conservazione», rammenta Denis. Fiero anche delle Christmas Gift Box. In diverse taglie, colme di dragée, torroni, praline, salami e tavolette di cioccolato, nonché Pura, la crema spalmabile homemade. E per far una festosa merenda? Voilà le friabili e fragranti frolle decorate e colorate. Perfette anche da appendere all’albero.


Dolcezze

Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola

Cristina Viggè

di

Cristina Viggè

Lombarda, una laurea in lettere e un inizio nel giornalismo di cronaca. Poi, cambio di direzione, verso i viaggi, il cibo e il vino. Ora guida Fuori Magazine, il nuovo progetto editoriale di Petra-Molino Quaglia

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