Bernardo Paladini
Merluzzo e risodi Rafael Peña
Dall'Italia Retrobottega a Roma, una tavola con l’ingrediente al centro
In 175 anni non è mai fermata, neanche quando sono scoppiate le guerre: gli uomini andavano al fronte, le donne portavano avanti la Pasticceria Besuschio contribuendo a rendere meno amara la vita alla comunità di Abbiategrasso. «Non potevamo chiudere adesso» commenta Giacomo Besuschio. No, l’emergenza Coronavirus e il dolore che ha portato, non potevano mandare in fumo una storia così lunga e scandita dalla passione per il proprio mestiere e la propria comunità.
Il giovane – 26 anni - lavora accanto a papà Andrea e mamma Roberta, con un fervore che ha portato fino nei social: perché l’attività è proseguita non solo attraverso la consegna a domicilio, ma anche coinvolgendo clienti e appassionati via Facebook e Instagram. Uno dei momenti più apprezzati, i contest che permettono di cimentarsi con la preparazione dei dolci. Però che tenerezza anche quando Giacomo ha postato la colomba speciale per nonna Antonia: «Fino alla scorsa estate è sempre stata alla cassa. Mamma invece è grafica, si occupa anche del packaging».
Che la pasticceria non si fosse mai fermata nel suo lungo percorso, gliel’ha ricordato il padre: questa consapevolezza li ha spronati a vivere questo terribile periodo con una forza innovativa, di quelle magiche perché attingono energia anche dal passato.
Adesso, tuttavia, bisognava pensare ad affrontare questa situazione inedita e il racconto si è rivelato un buon mezzo per tenere insieme nelle settimane in cui si deve restare serparati. Anche per riprendere tracce precedenti, come il laboratorio di una decina di anni fa.
Ecco allora che Giacomo si fa conoscere, guida verso l’approfondimento di questo stupendo mestiere, in un momento in cui tanti sono a casa e bisogna sbrigarsela anche con la carenza della farina. Il primo contest richiama tanti appassionati: per il coulant fondente, dieci fans hanno vinto un chilogrammo di cioccolato Valrhona Guanaja.
«Tra Instagram e Facebook siete stati in tantissimi a partecipare e vi ringrazio di cuore – il messaggio di Giacomo - I vincitori sono estratti in maniera casuale, non c’è un migliore o un peggiore. L’obiettivo era condividere la passione per questo mestiere che è la pasticceria».
Non ci possono essere vittorie senza assaggi, ma la scelta è anche legata alla filosofia della gara, dove conta davvero partecipare.
Una partecipante al contest ha scritto: «Il regalo è stata la possibilità di provare e gustare una sua ricetta, appena ci libereranno verrò sicuramente a bussare». Già liberi però si è, quando si prepara e si pregusta una tradizione così affamata di futuro.
responsabile de l'Informazioneonline e giornalista di Frontiera - inserto de La Provincia, scrittrice e blogger, si occupa di economia, natura e umanità: ama i sapori che fanno gustare la terra e le sue storie, nonché – da grande appassionata della Scozia – il mondo del whisky
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