31-12-2021
Il team della Pasticceria Busuoli a Mirandola, in provincia di Modena
«Siamo ripartiti da zero. Ma con cinquantacinque anni di storia alle spalle». Racconta così Emanuele Busuoli la nuova era della pasticceria di Mirandola, in terra di Modena. Aperta da Goliardo e Bianca nel lontano 1966 e ora portata avanti dal figlio Tiziano, alla guida del laboratorio con la moglie Serena, e dalla figlia Cristina (in equilibrio fra confezioni, ufficio e bancone) con il marito Alberto (in cucina). Mentre Emanuele (millesimo 1993 e il maggiore dei quattro figli di Tiziano e Serena) si occupa della gestione del personale, dell’organizzazione e della comunicazione. «Sono il tuttofare di famiglia», spiega lui. Un millennial perfettamente a suo agio fra memoria e modernità.
«Sono stati lavori lunghi e impegnativi. Perché ci siamo allargati, acquistando spazio in più e facendo un restyling completo. In pratica abbiamo svestito e rivestito tutti gli ambienti. Dai pavimenti ai soffitti. Rinnovando gli impianti, inclusa l’illuminazione. E abbiamo anche creato un dehors in vetro. Riscaldato in inverno e rinfrescato in estate. Arredato con pouf antracite e tavolini bassi. Per dare un messaggio di comfort e rilassatezza», precisa Busuoli junior. Descrivendo un’insegna che solo all’interno conta circa 300 metri quadrati, nutriti da pareti effetto cemento e da un muro nella contemporanea tonalità ottanio, sublimato a colore-icona del locale. Presente dal packaging al logo. «Certo, abbiamo rivisto il logo. Persino nel font dei caratteri. Collaborando con una giovane agenzia quale JustNow. Del resto vogliamo parlare alle nuove generazioni. Non dimenticando il nostro passato». Da qui anche un’energica immagine sui social. «Ce li segue Alessandro Oliva, un ragazzo che ci conosce piuttosto bene. Lui mi ha cambiato la vita».
Emanuele Busuoli e il suo pandoro
La Mirandolina, specialità (tutto l'anno) di Busuoli: un lievitato dall’impasto sofficissimo, con pere dell’Emilia Romagna, noci e cioccolato
Panettone al lampone e pasta di pistacchio
Torta di Natale
Focaccia del Nonno Goliardo
Altea, qui in formato monoporzione
E poi? C’è la filiera. E il grande lavoro che i Busuoli portano avanti in combo con gli agricoltori del territorio. Un operato valorizzato in primis nelle composte. Tutte con un quid in più. Vedi quelle di mirtillo selvatico dell’Appennino; di pesche bianche e vaniglia, ideali sul pane e sulle fette biscottate; e di fragola e pepe rosa, ottime in tandem con l’arrosto. «Non da ultimo stiamo facendo molta attenzione alle intolleranze alimentari. Per questo mettiamo sempre in linea biscotti e pasticcini gluten free, senza lattosio e senza frutta secca». In un’ottica di sostenibilità e di rispetto per le diversità.
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola
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Lombarda, una laurea in lettere e un inizio nel giornalismo di cronaca. Poi, cambio di direzione, verso i viaggi, il cibo e il vino. Ora guida Fuori Magazine, il nuovo progetto editoriale di Petra-Molino Quaglia
I Maestri Pasticceri APEI sul Red Carpet della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia (giunta ormai alla sua 80esima edizione) lo scorso 5 settembre