Luca Finardi
Ristretto di essenza di rombodi Marcello Leoni
Cibi Divini Errico Recanati, tanto fumo e tanto arrosto
Melissa Forti, nel ritratto di Frank Mayer
Melissa Forti vive e lavora a Sarzana, borgo medioevale in val di Magra, dal fascino senza tempo. Una giovane donna di origini romane, rapita dalla passione per il buon cibo e per la cultura gastronomica italiana. Lascia la Capitale per raggiungere il compagno (ora ex) e decide di cambiare professione, avvicinandosi al pianeta dolce. Autodidatta, cittadina del mondo, amante del bello e del buono, vive per un decennio a Londra e un triennio a Los Angeles. Nel 2009, proprio durante un viaggio di piacere a New York, ha un incontro fatale con la pasticceria: visita un negozio di monumentali decorazioni di zucchero, con colori e profumi sparsi su cinque piani. Le cambierà la vita. «Credo nei segni del destino. Dopo quella visione, appena rientrata in Italia, presa dalla creatività e dalla quadratura di gusto, decido di cucinare delle cup cake. Avevo già lavorato come cake designer per maestri di torte nuziali. Ho sempre voluto combinare gusto e bellezza». Le prove tecniche sono condivise in primis con gli amici: «Apprezzano i miei dolci. A un certo punto, un amico ristoratore di Sarzana mi chiede di firmare la carta dei dolci con le mie proposte più mediterranee». Decide di aprire un laboratorio e il successo arriva velocemente. Apre anche un negozio in centro storico e raggiunge il break-even in 4 mesi. Dolci venduti ai fortunati turisti in visita a Sarzana: torte, biscotti, crostate (sua grande passione), madeleine sfornate ogni giorno con nuove ricette.
foto Costanza Lamotte
La Pastiera di Melissa (foto Danny Bernardini)
laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione
Mattia Spedicato, leccese, e Giulia Caffiero, cagliaritana, rispettivamente restaurant manager e floor manager di Geranium, insegna di Copenhagen, appena votata miglior ristorante al mondo World's 50 Best (foto del servizio Gabriele Zanatta)
La bistecca di scoby, la madre del kombucha, uno dei passaggi del menu vegetariano-estivo del Noma di Copenhagen, Danimarca. L'insegna, aperta nel 2003 nella vecchia sede di Strandgade 93, ha 3 stelle Michelin ed è stata prima al mondo nel 2010, 2011, 2012, 2014 e 2021
La squadra, molto italiana, del Brace a Copenhagen. Da sinistra in secondo piano Christopher Catalano, Andrea Berdin, Hannibale Barka, Alessio Calabrese, Mariam Fathi. Davanti, Haram Lami, Alessia Capelli, Salvatore Moschetta e lo chef-patron Nicola Fanetti, primo da destra
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola