30-08-2022
Un'immagine che riassume un possibile menu da Spore: l'offerta è di un percorso fisso, da sei portate salate, a 40 euro. Dalla carta, se lo si desidera, si possono ordinare anche altri piatti extra, tra cui due dessert
Il ristorante Spore è una delle più recenti novità milanesi e sembra annunciarsi anche come una scoperta interessante, originale e di spessore: certo, si tratta di un'insegna con poco più di un mese di "vita", dunque sarà necessario osservarne la crescita e l'evoluzione, ma le premesse per lo sviluppo di una realtà di valore paiono esserci tutte. Spore - che si trova in una piccola traversa di Corso Lodi, al numero 4 di via Passo Buole - ha aperto le sue porte a luglio inoltrato, poi il ristorante è rimasto aperto per tutto il mese di agosto: un periodo di intelligente rodaggio per due professionisti che hanno certamente diverse esperienze alle spalle, ma sono alla prima volta con un locale tutto loro.
Si chiamano Mariasole Cuomo, la chef, e Giacomo Venturoli, il responsabile di sala: si sono conosciuti in Danimarca, dove hanno avuto entrambi diverse esperienze lavorative, ma lasciamo alle loro stesse parole il compito di raccontare il percorso che li ha portati a Milano per aprire questa prima insegna. Che è importante citare anche con il suo "sottotitolo": Cucina moderna e fermentazioni, parole che comunicano in modo diretto identità e intenzioni del loro impegno.
Mariasole Cuomo
Fermentazioni, Copenhagen: il pensiero va giustamente al celeberrimo Nordic Food Lab, dove infatti Cuomo ha fatto l'assistente per un certo periodo, per poi incontrare un altro nome molto noto di quella scena gastronomica come Christian Puglisi: «Ho lavorato per un po' nei ristoranti del gruppo Relæ Community, poi quando la ex sous chef del Relæ ha aperto un suo ristorante, il Tigermom, molto influenzato dalle culture gastronomiche asiatiche, sono andata a lavorare con lei, diventando creative sous chef. Poi è arrivato il Covid, che ha scombussolato tutto e tutti: io avevo già in animo di tornare in Italia, però prima di lasciare la città ho fatto un ultimo stage al Fermentation Lab del Noma».
Giacomo Venturoli
Uno scorcio della sala: oltre al bancone affacciato direttamente sulla cucina, ci sono alcuni tavoli in sala e altri in un piccolo e grazioso cortile interno
Che noi abbiamo trovato, e apprezzato, in un piatto come i Tagliolini freddi, pomodoro fermentato, cozze marinate, aglio orsino: perché freddi? La risposta sta proprio nella chiave di volta di quel piatto: la fermentazione del pomodoro crea un risultato che fa davvero pensare a una riuscitissima salsa di pomodoro, ma senza che ci sia alcuna cottura. La pasta viene quindi servita fredda per non intaccare con il calore quello che ha già ottenuto la fermentazione. Il risultato è affascinante e, soprattutto, molto buono.
Koji di riso
L'inizio della nostra cena da Spore
Di seguito, le fotografie della nostra prima cena da Spore. Il menu cambierà settimanalmente, anche in base alle fermentazioni che sono costantemente in corso nel piccolo "laboratorio" che si trova al piano seminterrato del ristorante.
Cetriolo abbrustolito, cetriolo fermentato, pancetta fatta in casa alle 5 spezie
Pane di lievito madre in cassetta, panna acida, sesamo fermentato
Relish di verdure, lime, erbe, verdure fermentate, arachidi. Un piatto che permette di iniziare a cogliere il lavoro di Mariasole Cuomo, grazie alla piacevole stratificazione di profumi e aromi
Pannocchia allo yakitori, miso di fagioli di Controne, rafano, spezie: bocconi divertenti e golosi, grazie alla spinta efficace data dal miso e dalle spezie
Tagliolini freddi, pomodoro fermentato, cozze marinate, aglio orsino
Tagliatelle di grano saraceno, burro, kimchi e tuorlo marinato in salsa di soia e olio di sesamo: un secondo piatto di pasta, scelto tra gli extra. Extra anche la componente golosa, fin dalla prima forchettata, con un grande equilibrio tra gli ingredienti
Cefalo, salsa tom kha, spinacio d'acqua, patate fermentate: un altro piatto molto riuscito nella sua semplicità, con la componente sapida e piccante della salsa a rendere divertente ogni boccone
Capocollo frollato nel koji, koji latto-fermentato, spinacio d'acqua: un altro convincente extra dal menu. In cui la carne riceve dal koji sia una consistenza scioglievole, sia, dal koji latto-fermentato, una sottolineatura aromatica tra sapido e acido
Torta al vapore, burro bruno, zabaione, susine fermentate: dolce al tempo stesso particolare, originale, ma estremamente rassicurante. Una buona coccola finale
Spore via Passo Buole, 4 Milano prenotazioni@sporeristorante.it +39.389.9191929 Chiuso sempre a pranzo, la domenica e il lunedì Menu fisso 40 euro a persona. Extra: antipasti 8, piatti 14, dolci 8 euro
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista milanese. A 8 anni gli hanno regalato un disco di Springsteen e non si è più ripreso. Musica e gastronomia sono le sue passioni. Fa parte della redazione di Identità Golose dal 2014, dal 1997 è voce di Radio Popolare Instagram: @NiccoloVecchia
La Banchina, Refshalevej 141, +4531266561 (foto cntraveler.com)
Eric Vildgaard e Tina Kragh Vildgaard, le due anime del ristorante danese Jordnær
Mattia Spedicato, leccese, e Giulia Caffiero, cagliaritana, rispettivamente restaurant manager e floor manager di Geranium, insegna di Copenhagen, appena votata miglior ristorante al mondo World's 50 Best (foto del servizio Gabriele Zanatta)