Da un anno e mezzo, sottolineavamo pochi giorni fa, la nouvelle vague di Cagliari è mossa anche da una preziosa pasticceria. È un bel progetto nato da un pasticciere barlettano, Piero Ditrizio, e dalla compagna oristanese Valentina Fais, lo stesso cognome che gestisce rampanti insegne cittadine come il fine dining Josto, la pizzeria Framento e la macelleria con cucina Etto.
La Pasticceria Ditrizio ha aperto il 1 giugno 2020, nei giorni di tregua tra una chiusura e l’altra. Nonostante gli intoppi congiunturali, l’insegna ha impiegato un battito di ciglia a far breccia nella gola di cagliaritani e turisti. Il segreto del successo riposa nella discrezione elegante del luogo, nella gentilezza misurata del personale e soprattutto nell’idea di riprodurre i piccoli classici della pasticceria italiana, senza badare troppo ai localismi: il pasticciotto leccese, il cannolo siciliano, le pizzette di pasta sfoglia al pomodoro, le pastiere monoporzione, i babà, le veneziane... È tutto buonissimo perché realizzato con accortezze figlie del nostro tempo: grande gusto ma anche attenzione a non sovraccaricare gli assaggi di calorie e zuccheri.

Piero Ditrizio e Valentina Fais
La specialità più venduta è però il maritozzo, tra i più buoni che ci sia capitato di assaggiare. L’impasto sale dal lievito naturale e da 2 giorni e mezzo di lavorazione: esprime una sofficità, un umidità misurata e una ricchezza aromatica difficile da trovare nei consimili. Può avere due farciture: crema pasticciera alla vaniglia e crema di pistacchio. Quale che sia la scelta, scegli benissimo.
È la punta di diamante che scorgi tra croissant salati e dolci, focaccine, mignon, crostate… e torte dalla foggia più contemporanea: pistacchio e lampone, liquirizia e caffè, ai 3 cioccolati, cocco e frutto della passione, meringata con fragole (in stagione). Una proposta varia perché espressione del percorso multiforme di
Piero Ditrizio, che vanta importanti esperienze nella pasticceria da laboratorio, nella pasticceria da ristorazione ma anche nella didattica.

Croissant, veneziane, sfoglia al pomodoro
Riassumiamo. La passione per le piccole cose dolci nasce spiando la pasticceria di famiglia,
Gourmandise a Barletta, aperta nel 1974. Il giovane Piero scalpita alla ricerca di una direzione più attuale e così, a 19 anni, inizia già il suo romanzo di formazione: dopo una prima esperienza a Pescara, va in stage alla
Boscolo Etoile Academy a Tuscania (Viterbo), scuola in cui più avanti tornerà come responsabile e docente. Nel mentre fa esperienza da
Richard Sève, vicino a Lione, nel prestigioso ristorante Hibiscus di
Claude Bosi, già 2 stelle Michelin a Londra, e poi al
Regent Hotel di Singapore (gruppo Four Seasons).
L’incontro con
Valentina fa scoccare il desiderio di lavorare insieme nella loro pasticceria. «Ipotizzavamo di aprire a Milano o anche Firenze». Poi ha prevalso la volontà di tornare nella regione natia di lei. «Mi sono innamorato di Cagliari», spiega Ditrizio, «siamo davvero felicissimi per la meravigliosa accoglienza dei suoi cittadini». Altri progetti e soddisfazioni verranno.