Giuseppe Carino
Fagottino di pasta fresca ai frutti di mare
Dall'Italia Retrobottega a Roma, una tavola con l’ingrediente al centro
Lo staff della pasticceria Ceccon in piazza Carpenedo 17, a Mestre (tel. +39 041 5340116, pasticceriaceccon.it)
Prima, rompe tutte le uova nel paniere. Rigorosamente a mano. Poi, unisce tuorli, latte fresco, zucchero e farina. «Quella per sfoglia di Molino Quaglia. Non aggiungo amido alcuno e lascio in infusione una scorza di limone bella grossa, con ancora un po’ di polpa attaccata». La crema pasticcera Francesco Ceccon la fa così: leggerissima e iper artigianale. Utilizzando solo tre tuorli per ogni litro di latte e mescolando nel pentolone col mestolo in legno. È la firma di famiglia. Il segno distintivo della pasticceria Ceccon, posizionata in piazza Carpenedo 17, a Mestre (tel. +39 041 5340116, pasticceriaceccon.it), dal lontano 1970. Quando Paolo - papà di Francesco - dopo aver consegnato brioche in bicicletta e sfornato krapfen per i campeggi veneziani, decide di aprire un suo locale con la moglie Maria Grazia.
Francesco Ceccon con la sorella Martina e la giovane pasticcera Giulia. Foto Thorsten Stobbe
La dolce Nuvola della pasticceria Ceccon. Foto di Thorsten Stobbe
Krapfen
Foto Enrica Guariento
Mignon
Torta Tenerina
E ancora zaeti, bussolai e Cri Cri: biscotti di soli due millimetri di spessore, che mutuano l’onomatopeico nome dal rumore che fan le mandorle al morso.
Francesco e Paolo Ceccon
Lombarda, una laurea in lettere e un inizio nel giornalismo di cronaca. Poi, cambio di direzione, verso i viaggi, il cibo e il vino. Ora guida Fuori Magazine, il nuovo progetto editoriale di Petra-Molino Quaglia
Anticipazioni, personaggi e insegne del lato sweet del pianeta gola