27-07-2022
Una piccola (o quasi) selezione dei tanti manicaretti che compongono la tipica colazione turca
Questa che dovrebbe essere una storia ne racconta invece due. Si svolgono entrambe fra le rive del Bosforo, precisamente a Istanbul. Sembrano avere molto poco in comune e invece no. A unirle a doppia mandata è un rito antico e trasversale, capace di azzerare le differenze fra gli scintillanti palazzi ottomani e la dimensione più popolare e domestica della quotidianità turca, di unire il popolo turco più di quanto (o quasi quanto) non abbia saputo fare il leggendario presidente Mustafa Kemal Atatürk. L’affermazione suonerebbe blasfema, se non stessimo parlando della colazione, turca naturalmente. E non c’è dubbio che lo stesso Atatürk sarebbe d’accordo.
Un'immagine storica di Palazzo Çırağan e, sotto, l'incendio che lo devastò nel 1910
L'attuale Palazzo Çırağan, sede di un hotel extralusso del gruppo Kempinski
Colazione da re al Kempinski
Il menemen
Il çay, ossia il tè turco
I simit
I karnıyarak
La sorpresa delle sorprese è la perfetta coincidenza fra la sontuosa colazione al Kempinski e il pasto gemello consumato nelle famiglie, di qualsiasi estrazione. Gli alimenti base: olive, cetrioli, pomodoro «e formaggio bianco (beyaz peynir), simile alla feta, ma non fate questo paragone di fronte a un turco, se ne risentirebbe». Già, perché non solo la tavola imbandita rivela una quantità di similitudini con la dieta mediterranea, ma una particolare coincidenza con alcuni cibi universalmente associati alla penisola ellenica. Che invece: «Lo yogurt per esempio si direbbe greco o alla greca, ma chi lo sa che yoğurt è una parola turca?». E chi che fra i piatti rosso fuoco che accendono la cucina turca, ci sono le karnıyarak, ovvero un cult anche al Sud Italia, bucce di melanzane fritte e farcite (friggere con cautela, vedi incendio al Kempinski, ndr)?
Tornando alla colazione: «I maschi turchi, di solito stranieri in cucina, sono generalmente in grado di preparare dei magnifici menemen, che sul Mar Nero si servono in una particolare testura, un amalgama in cui uova, pomodori, cipolla e peperoni diventano una crema. L’altro piatto che vede protagonista le uova è il sucuklu yumurta, una specie di frittata con salame speziato ovviamente di manzo».
Ali Onal e Roberta D’Aversa
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Cronista di professione, curiosa di fatto e costituzione, attitudine applicata al giornalismo d’inchiesta e alle cose di gusto. Scrive per Repubblica, Gambero rosso, Dispensa
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