31-03-2022
Antonia Klugmann, chef e patron dell’Argine a Vencò (Gorizia), per la prima volta sul palco prestigioso di Madrid Fusion
«Occorre sempre che un cuoco specifichi da quale parte del mondo viene. A maggior ragione ora, che la conoscenza dei piatti si comunica prima di tutto attraverso le immagini». Dopo Matteo Baronetto, è Antonia Klugmann a salire sul palco della ventesima edizione di Madrid Fusion, anche lei al debutto assoluto. Due cuochi così lontani ma così vicini, dicevamo già, nella sensibilità comune di esprimere i tratti di una cucina italiana al 100%, d’intuizioni semplici e potenti che sorgono a scrutare l’ingrediente, frizioni di «tecnica nuda» (© Klugmann) e sussurata, lontana dalle spettacolarizzazioni cui i protagonisti spagnoli ci hanno abituato in questi giorni. La cuoca triestina mostra subito i tratti della sua carta d’identità: «Chi sono io e cos’è il mio ristorante? Forse la risposta a queste domande è il motivo per cui cucino tutti i giorni: gli ingredienti sono sempre gli stessi, ogni anno e ogni stagione. Ma se la materia prima non si muove, la cucina deve muoverla. Quello che la muove sono io, i miei sentimenti. La sfida è dire qualcosa di nuovo e sincero. E la tecnica è sempre il mezzo, mai il fine dei sentimenti che vorrei esprimere». L’ingrediente è per forza locale: «È una scelta etica, di giustizia. Ma è prima di tutto una scelta che faccio per me». Le coordinate geo-culturali dell’Argine di Vencò: «È una zona vitivinicola celebre per i vini bianchi ma anche un campo di battaglia della prima guerra mondiale. Un deposito di armi. Negli anni della Guerra Fredda il mio campo era esattamente diviso tra Italia e Slovenia. Il mio menu si chiama Territorio, vita in movimento: vuole rappresentare questo continuo dialogo tra interno ed esterno. Le mutazioni dell’ingrediente e le mie». Seguono slide dei campi intorno a Vencò: «La bellezza della natura dell’intorno è la mia prima fonte di ispirazione».
Le distese di aglio ursino a Vencò
Prima della lezione, con il sous chef Gabriele Granà
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1973, laurea in Filosofia, coordina la Guida ai Ristoranti di Identità Golose e tiene lezioni di storia della gastronomia presso istituti e università. instagram @gabrielezanatt
Andoni Luis Aduriz e Ferran Adria insieme sul palco di Madrid Fusión per annunciare la nascita del Madrid Culinary Campus
Dabiz Muñoz, cuoco madrileno, classe 1980. Il suo ristorante più importante, DiverXo, vanta 3 stelle Michelin dal 2014 e si è classificato 20° nella World's 50 Best 2022. Muñoz terra lezione a Identità Milano, sabato 23 aprile, alle ore 15
Gianluca Fusto, titolare del laboratorio di pasticceria artigiana contemporanea Fusto Milano, a lezione martedì 29 marzo al congresso di Madrid Fusion, sezione Pastry