Nado, cucina galiziana contemporanea alla conquista di Madrid

Il ristorante NaDo Madrid è lungo e stretto, caldo e selvaggio, salino e sabroso. Lo spazio evoca quel viaggio immaginario cui il cuoco Ivan Dominguez dà inizio dalla sua Galizia (dove si trova il primo Nado) a Madrid, nel cuore della penisola iberica. Un viaggio nel tempo e nello spazio costellato di desideri, inquietudini, tradizioni, sapori dimenticati e ricette che convivono nella memoria. Ritagli di altre epoche e di altre terre che Dominguez ha saputo riscattare, per la gioia dei madrileni.

La cucina è una parte essenziale dello spazio: un'antica carboniera - lunga e stretta, con soffitti a volta e mura di mattoni rossi a vista, punteggiati di finestre - trasformata in ristorante. Prima di sedersi, il commensale avanza tra fuochi e cuochi, annusando l'aroma del pesce e la magia della fiamma. Non ci sono tavoli. Solo un lunghissimo piano scorrevole, estensione della cucina, modulabile a seconda delle necessità: funzionalità pura.

Niente da separare, niente da isolare, nulla proteggere. Commensale e cuoco, uno faccia all’altro, in un microcosmo di contrasti. Il silenzio della cucina contro il frastuono della sala. La convivenza felice di astice e cavolo cappuccio. Domínguez ha talento per la sintesi. Tanto talento. Ecco perché riesce a trasmettere con tre ingredienti nel piatto lo stesso che con un'intera dispensa.

Tutto ciò che lo attraversa, ritorna in un altro modo: digerito, setacciato, schematizzato, pulito, concentrato. L'acidità è la spina dorsale della cucina: acciughe sottaceto dentro un soufflé di patate, ostrica in salamoia, insalata russa, sgombro con fondo di jamon, triglia in padella con fondo di ossa…

Non c'è menu, il degustazione Viaxe Atlántico esprime l'anima della cucina galiziana vista con occhi contemporanei.

Il ristorante ricavato in una vecchia carboneria 

Assaggi misti

Gamberi e piselli all'ajillo

Flan de casa NaDo