20-12-2018
È incredibile pensare quanto i piccoli granelli di pepe che oggi comunemente conosciamo e utilizziamo in cucina possano aver influenzato in modo così profondo e determinante il corso della storia. Questa spezia, che oggi è facilmente reperibile e che si trova nelle cucine in ogni parte del mondo, ha costituito per lunghi secoli un’importantissima fonte di ricchezza, tanto che fino al XVII secolo era chiamata con l’appellativo di “oro nero” e veniva utilizzata come una vera e propria moneta di scambio.
La rotta del pepe nel 100 dopo Cristo
Una immagine di Calicut, India pubblicata nel 1572 durante il controllo portoghese del commercio del pepe
La miscela battezzata "pepe tricolore" (con i colori della bandiera italiana) in vendita al mercato di Ortigia (Siracusa)
Produzione di pepe e peperoncino nel mondo
Il Piper nigrum. A destra, in una stampa del 1832
Aragostella, frutto della passione e stracchino, foglie di mele pink lady, crumble di cocco, latte di cocco e pompelmo, un piatto di Anthony Genovese
Il risone e la gallina, burro amaro, le rigaglie e pistacchio, sempre di Genovese
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
romantica curatrice dei più piccoli dettagli e appassionata ricercatrice di storie autentiche che condivide sul suo Instagram blog Voyamo. Studentessa universitaria di International Tourism Management presso la Surrey University (Gran Bretagna) e aspirante sommelier, pronta a indirizzare con grande entusiasmo il suo futuro verso il travolgente mondo dell'enogastronomia