10-10-2017
Joan Roca risponde alle domande dei giornalisti al termina della sua lezione a Gastronomika 2017
«Memoria, conoscenza, valori, rispetto, diversità, complessità, passione, creatività, ricerca, tecnica, innovazione, cura. Vita». Sono le parole che poche ore fa, a Gastronomika 2017, Joan Roca ha utilizzato per sintetizzare “l’essenza della mia cucina”, questo il titolo dell’intervento che ha visto protagonista il cuoco di Girona sul palco di San Sebastian. Nell’elenco abbiamo omesso un termine in più: viaggio. L’idea del viaggio (gastronomico, ma non solo) come spunto culturale che diventa culinario: perché dal tempo della loro lunga trasferta in Turchia (ne parlammo qui: Le nuove frontiere della cucina. Eravamo reduci proprio da Gastronomika, due anni fa) los hermanos hanno proseguito nell'investigazione con la valigia, toccando via via 18 città in tutto il pianeta, studiandone prodotti e tradizioni. E cucinando. A Istanbul, Bogotà, Buenos Aires, Miami, Birmingham, Houston, Dallas, Mexico City, Monterrey…
I fratelli Roca sempre con la valigia (foto www.bbva.com)
L'ostrica con l’Albariño
La sardina "andalusa"
Lungo è stato il tour dei Roca, anche in Spagna: La Coruña, Siviglia, Valencia, Bilbao… Proprio dai Paesi Baschi (precisamente è dedicato a Elkano, indirizzo goloso di Getaria) deriva l’ispirazione di un piatto «pensato a partire dal rombo alla griglia, ma utilizzandone una parte che in genere viene scartata: la pelle». Joan ne fa una specie di cannellone che racchiude esparteñas (le rare “lingue di mare”, in tassonomia stichopus regalis) e anemoni, accompagnato da salicornia e due salse ottenute la prima da testa e spina del rombo, cotte sulla griglia e poi messe sottovuoto con olio e aglio, la seconda dagli anemoni.
Joan Roca spiega il "cannellone basco" sul palco di Gastronomika 2017
Aragosta alla brace con artemisia
Quindi marinano il tuorlo d’uovo 24 ore con sale e zucchero: lo compattano e prende la consistenza di un formaggio, lo lamellano come fosse un Tête de Moine. Il dolce è infine una riproduzione dell’orto con gel di chartreuse, marmellata di Granny Smith, gel di miele di pino, distillato di terra, aria di liquirizia, crumble, dragoncello, granita di cetriolo, meringhe di violetta, sugo di frutti rossi… E via di piatto in piatto, in una specie di sintesi iberica.
Chiediamo dunque a Joan: ma che ne pensi della questione catalana? Lui prima si schermisce («No no, lasciamo perdere»), poi si ferma e fa per rispondere. Ma viene travolto dalle domande di altri giornalisti. L’attimo è fuggito.
Un selfie del 2015 che ritrae Massimo Bottura (lo ha pubblicato lui, sul suo profilo instagram) al 50Best con René Redzepi e Joan Roca
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera