01-03-2016
Gaggan Anand, chef del Gaggan di Bangkok. E' stato eletto miglior ristorante asiatico della Asia's 50 Best Reastaurants, per il secondo anno consecutivo. Tiene in mano due trofei: l'altro è come miglior ristorante thailandese (foto Asia’s 50 Best Restaurants 2016, sponsorizzato da S.Pellegrino e Acqua Panna)
«Non sapevo che sarei stato di nuovo numero uno. Ma a un certo punto, mentre annunciavano gli altri nomi in lista, ho iniziato a realizzare che poteva avverarsi di nuovo il sogno». Gaggan Anand non nasconde l’emozione di essere ancora primo, nel continente più grosso. Per il secondo anno consecutivo, caso unico, ha vinto l’Asia’s 50 Best Restaurant di S.Pellegrino e Acqua Panna. Dal suo ristorante Gaggan, in una strada tranquilla dietro Plohen chit Road a Bangkok, ha iniziato 5 anni fa a sperimentare le tecniche della cucina molecolare applicate alla tradizione indiana. L’effetto è stato dirompente in Asia e nella scena food di Bangkok. Una città che con questo premio, e per aver ospitato l’evento per la prima volta e dopo 3 anni a Singapore, si conferma un punto di riferimento da guardare con interesse, nel mondo globalizzato del fine dining (qui la classifica completa).
Cosa farà adesso Gaggan? Continuerà a sperimentare «proseguiremo sulla strada che noi vogliamo, non quella che ci si aspetta». Ieri sera, alla conferenza stampa finale, lo chef ha però annunciato che chiuderà nel 2020: «Voglio andare oltre. Dopo la prima vittoria ho subito pensato che dovevo lavorare di più per essere all’altezza. Adesso, dopo questo secondo riconoscimento, mi chiedo: qual è il futuro di Gaggan? Ecco, chiuderò per sviluppare nuovi progetti, forse formo una rock band» ha detto scherzando ai giornalisti presenti. La sua passione per la musica è nota e lo stereo è sempre acceso nella cucina.
Foto di gruppo dei premiati
Il podio e gli altri premi - Nell’edizione con più Paesi asiatici rappresentati di sempre, ben 13 in classifica, accanto a Gaggan salgono sul podio, al secondo posto Yoshihiro Narisawa, con il suo Narisawa a Tokyo, già n.1 nella prima edizione 2013 di Asia’s 50 Best Restaurants e premiato anche come migliore in Giappone nei Country Awards. Grande amico di Gaggan ha festeggiato con lui la vittoria, ospite in cucina in un after party affollato e divertente. Al terzo posto André Chiang salito di ben due posizioni rispetto al 2015 con il suo André: 30 coperti nel quartiere di Chinatown a Singapore. Emozionatissimo è apparso David Thompson sul palco per ricevere il Diners Club® Lifetime Achievement Award per il suo impegno ormai trentennale, prima al Nahm, all’interno del Como Hotels Metropolitan Bangkok, e ora con la nuova avventura del Long Chim a Singapore all’interno dell’iconico Marina Bay Sands. Il Nahm stesso, finito nelle solide mani del talentuoso Prin Polsuk, sous chef di Thompson da molti anni, è al numero 8 della classifica generale. Best Female Chef 2016, come si diceva, la filippina Margarita Forés, che è stata accompagnata sul palco dal figlio Armando. La sua cucina nasce dalla passione per l’Italia, «cui coniugo il rispetto per la tradizione e l’uso di autentici prodotti freschi coltivati nel mio Paese». Anche lei è andata da Gaggan, sul tardi, per festeggiare con gli altri chef. Il One to Watch, sponsorizzato da Peroni Nastro Azzurro, ha premiato Hiroyasu Kawate col suo Florilege: «Ora sono curioso di andare a Tokyo a provarlo, partirei subito» ha scherzato Gaggan.
Clément Vachon, direttore Comunicazione e International Relations di Sanpellegrino, con William Drew, direttore di Restaurant, la rivista inglese che ha creato i 50 Best
Recensioni, segnalazioni e tendenze dai quattro angoli del pianeta, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
Giornalista e scrittrice di viaggio. Ha visitato quasi cento Paesi e ne parla sulle maggiori testate nazionali. Collabora con le riviste Marco Polo e Bell’Europa e per le pagine viaggi de Il Giornale. Online la si trova anche sul portale The Travel News e sul suo blog Viaggiale