09-07-2013

La nuova casa di Guido

Piero e Ugo Alciati tirano su il velo sulla fiammante sede dello storico ristorante di Langa

La nuova sede del ristorante Guido, nella Villa Re

La nuova sede del ristorante Guido, nella Villa Reale della Tenuta Fontanafredda di Serralunga d'Alba (Cuneo), telefono +39.0173.626162. Ugo e Piero Alciati sono pronti a rinverdire i fasti dei genitori Lidia e Guido, monumenti della cucina piemontese

Il tempio gastronomico dei fratelli Alciati si è trasferito da Pollenzo a Serralunga, all’interno della Villa Reale di Fontanafredda, un luogo splendido nel cuore della Langa, circondato da una riserva bio, oggi di proprietà di Oscar Farinetti. Un tempo la villa era riserva di caccia del re Vittorio Emanuele II e di Rosa Vercellana, divenuta poi sua moglie, la “Bela Rosin” cui fu donata e dedicata la tenuta.

La Villa Reale, sede del ristorante

La Villa Reale, sede del ristorante

Guido è un’insegna gourmet con menu solo alla carta e una cucina di tradizione, di stagione e di memoria. Lo scopo è chiaro e condivisibile: ricreare sensazioni di gusto primordiale. Gli ingredienti dell’orto, rigorosamente bio, e un pollaio si allineano alla filosofia purista del “km vero”, un elemento che si ritrova, senza sbavature, in ogni piatto. Entrare nel nuovo Guido significa fare un piacevole tuffo nella storia sabauda: ambienti eleganti, emozionanti dipinti ai soffitti che convivono con arredi di alto design, curato nel dettaglio per garantirne l’assoluta comodità a tavola degli ospiti. I fratelli Alciati, Ugo ai fornelli e Piero in sala sono un tutt’uno col concetto di professionalità, garanzia assoluta di far vivere all’ospite emozioni sincere.

Il trasloco ha portato una novità rivoluzionaria: è stato messo al bando il congelatore, tutto è cucinato al momento, dal pane appena sfornato al gelato fiordilatte mantecato all’istante. Anche la sfoglia tirata a mano per i famosi Agnolotti del plin è preparata in tempo reale, cotta e mangiata con un sapore che centra una perfetta quadratura del gusto. Nella carta si può spaziare dalla Gallina bianca di Saluzzo in gelatina di vino bianco e rosso appoggiata sui pomodori verdi dell’orto, un piatto fresco, di una semplicità solo apparente, esattamente come il Peperone quadrato di Motta di Costigliole farcito con tonno e capperi, un piatto in cui le singole materie prime si fondono in un’assonanza perfetta. Tradizione, ricerca, tecnica e bilanciamento dei sapori.

Gallina bianca di Saluzzo con gelatina di vino bianco e rosso e pomodori verdi dell'orto

Gallina bianca di Saluzzo con gelatina di vino bianco e rosso e pomodori verdi dell'orto

E poi ci sono loro, gli imperdibili Agnolotti serviti in tre assaggi: al sugo d’arrosto, al Barbera d’Asti e al tovagliolo. Come nelle migliori tradizioni piemontesi. Assaggi paradisiaci, per sapore e consistenze che rasentano la perfezione. La carta dei vini è un piacevole racconto fatto d’immagini e dettagli curati da Piero, padrone di casa impeccabile. Si beve il territorio ma si degustano ottime bollicine, i grandi rossi e bianchi d’Italia, gli châteaux, sua maestà il pinot nero e chicche storiche provenienti dalla cantina di famiglia.

Al piano terra della Villa c’è il grande laboratorio di cucina e panetteria e, novità assoluta, “La Cucina di Lidia”: il piano terra dell’edificio è stato pensato per momenti conviviali speciali, un’esperienza diretta con lo chef e la sua brigata per un menu degustazione per un massimo di 20 commensali, seduti a un elegantissimo tavolo. Nella stessa sala c’è una Molteni rossa fiammante e una cantina in bella vista. Addendi di un’esperienza stellare.


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Cinzia Benzi

laureata in psicologia, è stata rapita dalla galassia di Identità Golose. Se lo studio del vino è la sua vita, la vocazione di buongustaia è una scoperta in evoluzione

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