09-08-2023
Raviolo amaro di pasta fresca farcito con cicoriella selvatica, indivia e rucola, servito con crema di tuma persa e bottarga di muggine: uno dei piatti di una cucina diversa dal solito, e intrigante, al nuovo ristorante Blum all'interno del Mazzarò Sea Palace a Taormina. Lo chef è Riccardo Fazio
Si chiama Blum, pronuncia italiana del sostantivo inglese bloom (ossia "fioritura") ed è il ristorante fine dining inaugurato questa stagione all’interno del Mazzarò Sea Palace, esclusivo cinque stelle lusso sul mare di Taormina del gruppo VRetreats. Oltre i riferimenti floristici, questa piattaforma di sei tavoli sembra sospendere a mezz’aria chi vi siede tra il blu del cielo notturno e il blu del mare della baia. Un blu, più che Blum, che qui rende l’atmosfera romantica e rilassante.
Proprio il blu, secondo la psicologia, è il colore che favorisce la meditazione e il fluire dell’energia e di energia è carico Riccardo Fazio, executive chef della struttura. Classe 1992, originario di Paternò, in provincia di Catania, Fazio, dopo la scuola alberghiera, ha frequentato per alcuni mesi le cucine dell’Harry’s Bar di Londra e de L’Anima dello chef Francesco Mazzei, sempre nella capitale inglese; tornato in patria ha girato hotel e ristoranti di tutta Italia più una significativa esperienza presso il ristorante Arnolfo dello chef Gaetano Trovato, fino ad approdare nel 2018 nella Perla dello Ionio e diventare la toque più alta di questo lussuoso albergo da 70 camere vista mare, governato con estrema professionalità dall’hotel manager Marilena Calabrò e dall'operations manager VRetreats Roberto Oldano.
Vista sul mare dai tavoli
Una cucina che racconti il territorio? «No. Non voglio catene, voglio essere libero di esprimermi. Non propongo una cucina del territorio in chiave moderna, rivisitazione contemporanea di classici. Al ristorante Armònia c’è tutta la Sicilia, al Blum sono libero di proporre l’Italia». Foie gras, anguilla, piccione: «È troppo complicato trovare nuove idee e nuovi sapori quando sei legato al territorio, alla sua storia e ai suoi ingredienti; a me piace spaziare tra materie prime siciliane, italiane e internazionali. Il mio territorio è l’Italia e al Blum si mangia cucina creativa italiana. Credo sia solo questa la strada per una vera innovazione».
Lo chef Riccardo Fazio
Sapori netti e comfort nello Scampo marinato ai sali bilanciati con cracker di scampo, maionese di scampo, maionese di pera e salsa di pesce bianco e caviale, di grande eleganza gustativa, dove la tecnica della marinatura ai sali bilanciati esalta la componente dolce del decadope valorizzandola con tonalità fresche e sapide.
Scampo marinato, cracker di scampo, maionese di scampo, maionese di pera e salsa di pesce bianco e caviale
Tagliolino di pasta all’uovo con crema di aglio nero e mandorla
Il viaggio in Italia continua con l’Anguilla marinata in sidro e calvados, cotta al kamado con mela Granny Smith, patata millefoglie e salsa di anguilla: anche questo è dalla mille nuance e al palato è evidente che la lavorazione del teleosteo è piuttosto complessa attraversando vari passaggi per poi concludersi nella cottura al barbecue più professionale che ci sia. Piatto tecnico non per tutti, reso più fruibile dalla dolcezza della mela e dall’amido del tubero.
Chiusura internazionale, il Piccione in tre cotture: filetto crudo, petto scottato, coscetta a bassa temperatura con paté del suo fegato, il suo fondo, salsa ai frutti di bosco e salsa di banana. Rilevanti le cotture perfette del volatile, eccellente per sapore e consistenza. Interessante l’abbinamento con le salse, che vanno ben dosate per non rischiare di sbilanciare un piatto sferico di suo.
Zafferano, pera e miele
Accento importante sull’esperienza è la carta dei vini di circa 300 etichette ben selezionate dalla brava Dana Muscalo, restaurant manager e sommelier di origini rumene.
Intelligente, tonica, scevra da radicalismi, da nostalgie e dai vincoli del confinamento spaziale, la proposta di Riccardo Fazio al Blum è contemporanea e internazionale. Molto abile anche nelle declinazioni vegetariane, sperimentatore in evoluzione, preciso e rigoroso, il cuoco catanese è dotato di un notevole bagaglio di tecnica di base, non lascia nulla all’improvvisazione e i suoi piatti sono il risultato di attento studio sulle cotture e sulle texture. Si tratta di una cucina dove gioco e teoria si incontrano simmetricamente e, sebbene qualche piatto andrebbe asciugato, la sensazione è che il gesto creativo sia sempre sotto controllo. La terrazza trasparente del Blum, sospesa tra mare e cielo, oltre ad essere romantica e suggestiva, è luogo di evasione e, per la sua offerta extrasiciliana, è come un tappeto volante che gastronomicamente tocca vari punti d’Italia, da nord a sud. Un viaggio tra i sapori nuovi di una cucina giovane. Un tuffo dove l’acqua è più Blum.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1974, sommelier, assaggiatore di caffè e verace uomo del Sud, è alla costante ricerca di sole e cieli azzurri. Nato a Vico Equense e cresciuto a Castellammare di Stabia, ama la cucina quando è innovativa e ha solide basi. Epicureo di cuore e palato, vive e scrive a Palermo, ma mangia e beve ovunque. Collabora con Identità Golose dal 2016
Il Cappellaccio amaro è il Piatto della bella stagione di Riccardo Fazio, chef del ristorante Blum del Mazzarò Sea Palace, a Taormina (Messina)
L'ingresso del San Domenico
Dalila Grillo, Vineria Modì, Taormina (Messina)