24-08-2022

A Ischia nasce Le Rêve, il nuovo ristorante gastronomico di Tenuta C’est la Vie

Nel wine resort sulle colline ischitane, grazie alla famiglia Besenzoni, ha esordito un progetto di ristorazione che ha come protagonista lo chef Emmanuel Scotti

La vista speciale dalla terrazza di Le Rêve

La vista speciale dalla terrazza di Le Rêve

Un luogo con il fascino di una femme fatale: Tenuta C’Est La Vie è un wine resort sulle colline della parte alta di Forio d’Ischia. Ci si va per dormire, staccare la spina, assorbire bellezza. Isola d’Ischia, lato montagna. La struttura è stata recentemente assorbita dalla Besenzoni Spa, leader in accessori di lusso per barche e yacht e il dettaglio ci interessa perché, il loro acciaio, i Besenzoni se lo son portati fino ad Ischia. Come le cifre su una camicia. Mescolandolo con il tufo, pietra simbolo dell’isola.

Lucia Moraschi e Giorgio Besenzoni

Lucia Moraschi e Giorgio Besenzoni

Il legno, il vetro, il ferro battuto. Luci studiate che tendono al rosa, per simmetria con il tramonto. Ve li immaginate qualche anno fa? Lucia Moraschi e Giorgio Besenzoni, moglie, marito e quel tramonto. Tanto bastò per decidersi sull’acquisizione. Da quest’anno, Tenuta C’est la Vie si arricchisce di Le Rêve, ristorante gastronomico. Ulteriore sfida e nuova squadra in campo con l’executive chef Emmanuel Scotti. Ci accomodiamo al nostro tavolo in terrazza e partono i selfie, grazie alla splendida vista.

Emmanuel Scotti

Emmanuel Scotti

«Nel mio curriculum c’è Gaetano Trovato», specifica Scotti senza nascondere l’orgoglio di aver cucinato con uno dei più grandi interpreti della cucina italiana contemporanea. «Un caposcuola che ti forgia senza darlo a vedere. Ci ha sempre coinvolto nel progetto, lasciandoci liberi di dire la nostra, di cercare una visione personale della cucina. Credo che un maestro debba, prima di tutto, insegnare a pensare». 

Spunti ritrovati da Nino Di Costanzo e Pasquale Palamaro, i due stellati presenti sull’isola. Sprizza energia, Scotti. Ischitano, classe ‘89. Oggi pronto a stare in prima linea, una sfida che sentiva di dover accogliere. Resiste al tannino della gioventù, nessun effetto shock a tutti i costi, ma si prende i suoi tempi. Nelle parole, nel lavoro. Serafico e centrato nelle idee, c’è del territorio e c’è dell’altrove. Con un tannino già ammorbidito dalla gavetta. Carezzevole e dal finale persistente.

La cantina

La cantina

La proposta si articola in tre menu degustazione, con anche la possibilità di ordinare à la carte. Assaggiamo la Ricciola con amarene, kefir, rosmarino e caffè. Spaghetti al nero “Monograno Felicetti” con mandorla e iodata di ostriche, una sorta di fumetto di frutti di mare. Infine la Triglia in tempura con datterini, provola e basilico. Mentre i calici si riempiono, notiamo il filo conduttore che non c’è. Piatti liberi di sganciarsi da tutto o di essere la versione contemporanea di loro stessi. Nessuna oppressione di territorio, nemmeno divagazioni che disorientano. Piatti briosi, esecuzioni pulite.

Ricciola con amarene, kefir, rosmarino e caffè

Ricciola con amarene, kefir, rosmarino e caffè

Spaghetti al nero “Monograno Felicetti” con mandorla e iodata di ostriche

Spaghetti al nero “Monograno Felicetti” con mandorla e iodata di ostriche

Dell’abbinamento vini se ne incarica il maitre sommelier Francesco Martino. Spaziando tra le etichette in carta, non manca l’assaggio della produzione di casa, del resto, siamo in un wine resort. La cena termina con Cioccolato fondente Apurimac al 72%, albicocche candite e gruè di cacao. Evoluzione gourmet della Sachertorte? Procediamo alla degustazione e arriva il sigillo finale. Uno chef bravo anche in pasticceria, complice un tale di nome Giancarlo Perbellini. Mentre il gruè, per completezza d’informazione, è un prodotto grezzo, ricercatissimo in pasticceria, in pratica scaglie di fave di cacao. Dessert potente, croccante, fresco, avvolgente. Fa l’appello delle sensazioni e mantiene la promessa dello chef. «Non pretendiamo di cambiare il mondo, ma per una sera proveremo a mostrarvelo con occhi diversi».

Triglia in tempura con datterini, provola e basilico

Triglia in tempura con datterini, provola e basilico

Cioccolato fondente Apurimac al 72%, albicocche candite e gruè di cacao

Cioccolato fondente Apurimac al 72%, albicocche candite e gruè di cacao

Le Rêve 
via Pietra Brox 51 bis
Forio d’Ischia (Na)
+39.349.8875211
Prezzo medio: 100 euro, vini esclusi
Chiuso mercoledì, aperto solo la sera


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Nadia Taglialatela

classe 1977. Nata ad Ischia, gli ultimi quindici anni li trascorre a Roma collaborando con le più note scuole di cucina della capitale. Esperta food&wine, collabora con riviste del settore scrivendo di ristoranti, grandi alberghi, prodotti di nicchia ed eroici produttori. Sommelier Ais, attualmente si divide tra Ischia, Napoli e Roma, sempre a caccia di nuove storie da raccontare

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