Siamo a Torino, non distanti da piazza Castello, in un vicolo silenzioso e discreto, un angolo vintage su cui è disegnato un imperdibile angolo gourmet. A due passi dal Quadrilatero Romano, zona eletta della movida sabauda, il clima del Consorzio è molto rilassato, anche e soprattutto per la filosofia di cucina, legata ai presidi Slow Food. Dal novembre del 2008, due giovani ragazzi piemontesi, Andrea Gherra e Pietro Vergano, hanno deciso di raccontare le eccellenze di un insolito Piemonte gastronomico con semplicità e sostanza, trasmettendo il reale legame con la propria terra. Un lavoro tutt’altro che d’improvvisazione e mentori “spirituali” di tutto rispetto come la famiglia Alciati, anima del ristorante Guido da Costigliole. L’impronta della cucina e della sala è frutto di una grande passione, la stessa che smosse Andrea e Pietro agli inizi dell’avventura, fatta di mille dubbi e poche certezze.

Il Pollo al tonchese, una vecchia tradizione rivitalizzata
Non tutto avviene per caso e, qualche anno dopo, trovato il locale lo chiamano appunto
Consorzio, un nome che esprime una reale filosofia di lavoro. Dietro l’insegna lavorano idealmente tanti produttori di materie prime, citati all’inizio del menu, forze fondamentali che permettono di portare nel piatto una valorizzazione estrema del buono che non perde di vista il costo. Non possiamo definirla pura cucina di tradizione ma alcuni piatti mi ricordano quelli dell’infanzia piemontese: profumi e sapori indelebili come il brasato o i ravioli. L’orto astigiano di
Pietro è una fucina di elementi vegetali pronti ad arricchire i piatti in tutte le stagioni. Lo studio del quinto quarto è declinato nella tipicità estrema di un fritto misto o di una finanziera e ben innovato con qualche contaminazione del sud con il piatto
Anima e Semola, ossia semolini al limone e animelle fritte nel burro aromatizzate al Marsala. Un’ottima soluzione per un pranzo veloce o una cena rilassante in quest’angolo ben frequentato da attenti buongustai che desiderano mangiare bene senza dover alleggerire, in maniera sensibile, il portafoglio.
Un delizioso menu degustazione a soli 30 euro evidenzia l’impegno quotidiano alla ricerca del meglio a chilometro “vero”, con il recupero di tipicità in disuso come il pollo di Tonco, piccolo comune dell’Astigiano: una cottura semplice permette una degustazione croccante che valorizza una carne bianca dimenticata a dir poco. L’aspetto bizzarro è che ai fornelli ci sono due giovanissimi cuochi giapponesi, decisi nello studiare nuove tecniche per effettuare un’interpretazione originale di una cucina per nulla semplice. Ottimi i Ravioli di cervella a metà tra gyoza e maxi “plin”serviti con una salsa di acciughe e una nota fresca di zenzero. Un perfetto equilibrio. Il servizio attento e la carta Eccessi e Riflessioni racconta vini naturali in maniera ragionata, raffinata e con evidente traccia di chi non segue le mode ma suggerisce percorsi al bicchiere di alto livello o bottiglie originali a prezzi accessibili. Per chi è astemio c’è in caraffa l’acqua del Sindaco (certificata dall’acquedotto) a costo zero.
Ristorante Consorzio
via Monte di Pietà, 23
Torino
+39.011.2767661
Menu degustazione: 30 euro
Chiuso sabato a pranzo e domenica