30-06-2022
Tavolo con auto storica al ristorante Olio di Origgio (Varese)
L'olio che dà il nome al ristorante non è solo quello extravergine di oliva usato in cucina, prodotto nel frantoio dell'azienda Olearia Caldera situata sulla sponda occidentale del Lago di Garda. Ma è anche l'olio dei motori e l'olio delle tele. Un fil rouge voluto da Luigi Milini, imprenditore di successo e fondatore del progetto “The Box”, una scatola elegante e funzionale, all'interno della quale ha messo tutte le sue passioni. Il Ristorante Olio è proprio qui, al piano terra. Siamo ad Origgio, in provincia di Varese, a 20 chilometri da Milano. Un ristorante di pesce con orto in cui fare un'esperienza gastronomica ma anche multisensoriale perché la "scatola" pensata dal patron Milini e ispirata al funzionalismo berlinese e all'estro creativo di Ettore Sottsass e Piet Mondiaan, contiene cibo di qualità, una mostra permanente di auto storiche e opere d'arte. L'impatto con il grigio dell'edificio viene subito smorzato da quello che c'è dietro: ad accoglierti ci sono eleganti serre, un agrumeto, orti in grandi vasche di pietra, un giardino con maestosi ulivi secolari. Nella cucina a vista ci sono lo chef Andrea Marinelli e la sua brigata. Trentasette anni, di Saronno, lo chef che si è formato nelle cucine dell'Armani Caffè, del Maio Restaurant in Rinascente, come sous-chef da Innocenti Evasioni, il ristorante stella Michelin di Tommaso Arrigoni a Milano e anche all'estero, in particolare a Copenaghen, al Maio Restaurant, aperto proprio sotto la sua guida.
Tela opera di Francesco Salvi
Installazione di Giacinto Bosco
Particolare dalla collezione di auto storiche
Auto nelle serre
Battuto di gamberi con kiwi
Pescato del giorno con cocktail
Ricciola alla puttanesca
Seppiola del Mar Adriatico con piselli e Squacquerone
Da Olio vanno fieri anche di un'altra cosa, la presenza di una cucina separata, una delle poche in Italia, dedicata alle preparazioni dei piatti per i clienti celiaci. «Tutto il menu degustazione può essere replicato senza glutine, siamo certificati dall'Aic (Associazionale Italiana Celiachia), la preparazione dei piatti per celiaci avviene in una cucinca dedicata, senza incorrere nella contaminazione con le polveri delle farine», precisa lo chef. Ristorante, ma non solo. Olio è anche cocktail bar: stessa atmosfera del ristorante ma in versione più informale, con una drink list composta di cocktail sia classici che creativi, ma anche di distillati di altissima qualità, oltre a una selezione di eccellenze della cucina, con crudi di mare e di terra. Olio rispetta il ritmo delle stagioni anche nel bicchiere, la cantina ampia. Oggi ci sono circa 600 etichette nella wine list, tra cui 150 spumanti, 61 champagne, 300 tra vini bianchi e rosati e una selezione di vini rossi, scelti per la loro versatilità tra cucina di carne e di pesce. Dall'olio nei piatti a quello delle tele. Le pareti del ristorante sono una galleria d'arte diffusa per i vivaci quadri a tema automobilistico firmati da Francesco Salvi, comico, attore, cantante, scrittore e, con spirito eclettico e una forte dose ironia, anche pittore. In The Box ci sono le sculture oniriche, con protagonista la Luna di Giacinto Bosco, due sculture dell'artista contemporaneo polacco Igor Mitoraj, ispirate alla tradizione classica e la scultura monumentale in marmo dell'artista uruguaiano Pablo Atchugarry sulla scalinata d'ingresso.
Luigi Milini, patron
A sinistra, lo chef Andrea Marinelli e il sous chef Nicolò Sironi
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
classe 1968, giornalista professionista, corrispondente de Il Giorno dal 2000. Coautrice del libro Storie di cibo nelle terre di Expo. Poco addestrata ai fornelli, amante della buona cucina, adora raccontare le "anime" della tavola