24-03-2021
Andiamo alla scoperta della maturazione del pesce a La Madonnina del Pescatore di Senigallia. Nella foto, i pesci maturano nella cella frigorifera specifica, a ozono, installata da poco nel Tunnel, il lab di ricerca della Madonnina
È passato giusto un anno e pochi giorni da quando scrivemmo un articolo (leggi Il pesce? È migliore se NON è fresco. Rivoluzionarie tecniche di maturazione) nel quale raccontavamo di una nuova, interessante frontiera di ricerca nell'alta cucina. Un vero e proprio stravolgimento di paradigmi: il concetto era ed è che, almeno per i palati fini, il rombo più gustoso, la ricciola memorabile, il tonno da supergnam potessero diventare, nel prossimo futuro, non quelli "pescati tre minuti prima", come da tradizione, ma quelli maturati due o tre settimane, in adeguate condizioni, un po' come succede per la carne.
L'attenzione sulla tematica era stata portata da uno chef australiano, Josh Niland, con il suo libro The Whole Fish Cookbook. Ci eravamo chiesti allora se il campo di ricerca risultasse del tutto nuovo, e avevamo scoperto come in realtà fosse la sperimentazione con occhiali contemporanei di tecniche antiche, ce lo aveva spiegato Luigi Pomata (Il metodo di frollatura del pesce spiegato da Luigi Pomata). Poi avevamo sentito anche un maestro come Gianfranco Pascucci (leggi Maturazione del pesce? Una tecnica da provare); e ne avremmo subito interpellato anche un altro, Moreno Cedroni, se non avessimo appreso che, indipendentemente da Niland, proprio a La Madonnina del Pescatore si stavano avviando sperimentazioni in questo senso, e dunque valeva la pena aspettarne gli esiti (anche l'intelligenza è globalizzata. Medesime fasi di sviluppo in un settore portano a idee comparabili, in tutti e cinque i continenti o quasi).
Luca Abbadir con Paolo Marchi la scorsa settimana a Identità Golose Milano mentre riceve il premio "Sperimentazione in cucina" per la Guida Identità Golose 2021
Lunga e doverosa premessa, ma andiamo al dunque. Tutto nasce dal Tunnel, il lab di ricerca della Madonnina. Spiega Abbadir: «Abbiamo un liofilizzatore, un rotovapor, una pentola che lavora sia a pressione che a infrarossi (velocizza le fermentazioni. Per esempio, se normalmente per ottenere un aglio nero fermentato occorrono 30-35 giorni a 55 gradi, così bastano 6 ore), un emulsionatore magnetico, una vasca a ultrasuoni, un frullatore a immersione sempre a ultrasuoni, due celle con umidità controllata per la maturazione della carne, una cella a 20 gradi per le fermentazioni...». E, nuovo arrivo, proprio «una cella con umidità controllata e ozono per la maturazione del pesce». Lupus in fabula.
Le prove di Cedroni-Abbadir sul pesce maturato sono iniziate un annetto fa, con un rombo: «Tutto nasce da una domanda che ci siamo posti: perché tanti maturano la carne anche per mesi, e invece pochissimi fanno maturare il pesce?». Da qui i primi tentativi, con un rombo appunto: «Abbiamo visto che, ponendolo a temperatura e umidità controllata, per una decina di giorni, si asciuga e perde molti dei suoi liquidi. A fine processo presenta una consistenza completamente nuova, quasi "carnivora", con una sorprendete risposta al morso».
Tonno bianco maturato alla Madonnina
Ricciola
Abbadir impegnato nel lavoro di maturazione del pesce
Il nostro articolo vuole avere anche una funzione didattica rispetto al processo descritto. Quali sono dunque i limiti riscontrati alla Madonnina nella sperimentazione, in questo momento? «Dobbiamo ancora definire un "protocollo interno" per capire come servire ai nostri commensali il pesce maturato. Non siamo ancora certi che il tipo di lavorazione - quindi la maturazione con ozono - uccida l'anisakis». Premessa: una prassi della Madonnina è quella di acquistare pesce freschissimo, abbatterlo per scongiurare ogni possibile problema proprio di anisakis, quindi scongelarlo e servirlo «dopo averlo fatto asciugare sopra la carta assorbente, perché il pesce rilascia molta acqua». La maturazione in cella elimina questa problematica ab origine: una ricciola che matura 25 giorni, passa dai 25 chili iniziali ai 23, ne perde insomma due di sola acqua. Si asciuga quindi "naturalmente".
Pesci maturati da Luca Abbadir e Moreno Cedroni
Alla Madonnina la ricerca prosegue: «Abbiamo iniziato le prime prove coi salumi di mare: proprio l'altro giorno abbiamo posto nella cella frigorifera a ozono una specie di salame di orata, senza aggiungere alcun additivo, solo sale e spezie. Vedremo quanto tempo potrà maturare». La nuova frontiera è anche a Senigallia.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
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classe 1974, milanese orgoglioso di esserlo, giornalista professionista dal 1999, ossia un millennio fa, si è a lungo occupato di politica e nel tempo libero di cibo. Ora fa l'opposto ed è assai contento così. Appena può, si butta su viaggi e buona tavola. Coordinatore della redazione di identitagolose.it e curatore della Guida di Identità Golose alle Pizzerie e Cocktail Bar d'autore. Instagram: carlopassera
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