13-12-2020
La mia finanziera, uno dei piatti iconici di Claudio Vicina. La sua Casa Vicina si è trasferita all'interno del nuovo Green Pea, sempre a Torino. Foto Stefano D'Elia
Si è inaugurata Green Pea, la nuova creatura di Oscar Farinetti, una di quelle situazioni in cui Milano guarda al capoluogo subalpino e per una volta anche l’Ovest si può sentire all’altezza della Lombardia. Come dice infatti il suo creatore, solo a Torino, città che ha saputo costruire la sua storia su idee ed invenzioni, poteva prendere forma la nuova creatura del fondatore di Eataly. Proprio di fianco alla sede del suo primo "supermercato" delle eccellenze gastronomiche italiane, nasce un secondo contenitore di Made in Italy.
Uno spazio, apparentemente simile a un mall americano degli anni Novanta, ma che è non ha unicamente merce ma contiene idee e imprese. Questa la sua forza e questa l'essenza che tiene insieme il progetto. Tanti imprenditori e tante progettualità che hanno aderito e che hanno trovato spazio commerciale nel contenitore farinettiano. Abbigliamento, oggetti di arredamento, tecnologia, un po' di food: tutti in un unico spazio, quasi un coworking specializzato in green economy e sostenibilità. Green Pea ha «l’obiettivo di dimostrare che vi è la possibilità, subito, di vivere in armonia con il pianeta senza rinunciare al bello. Poiché ci sembra di aver raggiunto questo scopo già con Eataly per quanto riguarda il cibo, ora ci proviamo con le altre principali attività di consumo: muoversi, abitare, vestirsi e poi stare puliti, in forma e sapienti».
Green Pea
Francesco e Oscar Farinetti a Green Pea
Il menu è quello classico fatto di tradizioni piemontesi, come gli agnolotti fatti secondo la ricetta di sempre; poi c'è qualche bella fuga in avanti, come per la bagna cauda da bere, con l’aggiunta di alcune ulteriori sorprese. Il tutto con una forte attenzione per l’ambiente e il riuso, «una sostenibilità che viviamo nella preparazione degli alimenti, per tradizione famigliare non vengono mai sprecati. Ma pensiamo anche nelle modalità di gestire i ragazzi della brigata», un aspetto per nulla secondario della "sostenibilità" di un ristorante.
La nuova sala di Casa Vicina a Green Pea
Zuppetta di piselli e ragù di mare. Foto Stefano D'Elia
Profiteroles come vuoi tu. Foto Stefano D'Elia
Se poi si arriva tardi la sera, magari d’estate ci si può accomodare all’ultimo piano nel terrazzo e vicino alla piscina a sbalzo con vista sul Monviso, sorseggiare un drink nel cocktail bar di Giorgio Lupi e ToBe, fino a notte fonda con le tapas di Casa Vicina.
Green Pea si pone l’obiettivo di cambiare ancora una volta i temi e le modalità del consumo, from duty to beauty, un luogo in cui spendere il proprio tempo con una consapevolezza in più, verso i nostri consumi.
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
a cura di
gastronomo per passione e assaggiatore seriale, abitante della periferia montana del Regno Sabaudo, nel tempo che resta prova a innovare il sistema di welfare italiano. Ancora si emoziona prima di aprire il menu di un nuovo ristorante
Per finire il pasto non poteva mancare una tavoletta di cioccolato, incartata come un gold ticket di Willy Wonka
Il Caffè Al Bicerin e la sua popolare bevanda. Indirizzo: piazza della Consolata 5, Torino, +390114369325, bicerin@bicerin.it
Elisa Hoti e la sala de La Madia, in corso Quintino Sella 85a, a Torino. Piatti a 8/30 euro