Al San Giors di Torino si può stare seduti in un pezzo di storia della città. Intanto perché qui sono passate illustri generazioni di nobiluomini e nobildonne, da quando nel 1481 Chiara Gonzaga si fermò in una locanda per trovare ristoro, prima di proseguire il suo viaggio di nozze verso la Francia. Poi qualche spostamento, di via e di edificio, sino alla costruzione dello spazio che lo ospita attualmente.
Siamo tra fine '800 e inizio '900, quando vennero innalzati i muri di questa casa, occupato dal secondo albergo più antico della città di Torino. Siamo in Borgo Dora, in un quartiere dal fascino enorme, che sprigiona tutta l’energia della stratificazione sociale ed etica che contiene. Alle spalle, il mercato di Porta Palazzo, il più grande contenitore di materie prime di Torino, che consente una fonte di approvvigionamento di assoluta qualità per tutti gli ingredienti del menu con una fornitura che sta abbondantemente sotto il km0.

...e in una foto di repertorio
All’
Hotel San Giors, come racconta lo scrittore
Marco Missiroli, si intuisce la storia dal rumore che fa il parquet sotto i piedi, per tutti i passi che in questi corridoi sono stati fatti. Ma quello che rende il posto affascinante e meta di tante soste è sicuramente la volontà di legare il passato con la passione per il contemporaneo, di non abbandonare il passato a sé stesso. La storia che non si ferma e va avanti e che spinge queste antiche camere di albergo nel nostro secolo, attraverso le visioni di molti artisti contemporanei, che hanno decorato in maniera unica e personale le stanze, lasciando la loro firma.
Poi c’è la cucina, che qui non ha perso, nel legame con l’hotel, la sua vivacità e la sua visione. Frutto della gestione attenta di
Simona Vlaic e del lavoro dello chef
Paolo Ribotto, da meno di un anno alla guida delle cucine. Qui
Paolo, originario degli anni ‘80 piemontesi, ha portato la sua esperienza fatta in numerose collaborazioni, in Piemonte e in altre regioni, con maestri di grande ristorazione come
Alfredo Russo del
Dolce Stil Novo di Venaria Reale ed
Errico Recanati del ristorante
Andreina di Loreto.

La squadra di cucina: al centro Paolo Ribotto
Al
San Giors il punto di partenza della cucina è sicuramente la tradizione, la storia: il pranzo della domenica che rimanda a vecchie famiglie borghesi e nobiliari cittadine, che degustavano qui i classici della cucina piemontese, parlando dell’unificazione d’Italia appena compiuta. Ma anche qui la volontà è stata portare qualche contrasto e lasciare un segno tangibile del presente.

Tajarin con asparagi, scampi e zenzero
La carta classica c’è e ha la parte più rilevante: nel
Vitello tonnato e nell’
Insalata russa, nei
Plin al sugo d’arrosto e soprattutto di questi tempi estivi nella
Carpionata mista, che raccoglie il meglio tra carne, pesce e verdure immerse in aceto e cipolle (per il gran
Bollito bisognerà aspettare la caduta delle foglie e le giornate fredde, che rimandiamo al prossimo autunno).

Agnolotti ripieni di amatriciana con fave e pecorino
Poi ci sono anche le novità; il delivery intanto, che ha funzionato benissimo in questi mesi, spinto con oltre 400 consegne, grazie all’hashtag super piemontese,
ciapalì, con cui si è trasportato nelle case torinesi il bollito misto in burnia (il classico contenitore in vetro per conservare gli alimenti). Quindi i piatti per gusti meno tradizionali: come i
Gamberoni alla parmentier di asparagi, gli
Agnolotti ripieni di amatriciana con fave e pecorino, davvero succulenti, i
Tajarin con asparagi, scampi e zenzero e poi il
Petto d’anatra con erbette di campo e caramello di aceto.

Una delle stanze dell'hotel trasformata in camera da pranzo
E ci sono le stanze che il Covid ha trasformato in camere da pranzo, per garantire un convivio riservato e lontano da ogni paura di contagio, ma anche è molto più semplicemente, per dare un momento di tranquillità romantica e familiare, con bagno riservato. Ora l’hashtag è cambiato e il messaggio, sempre nella lingua sabauda, recita
cumanpuciu, che tradotto vuol dire
star bene e farsi coccolare come la nespola sulla paglia.
Albergo Ristorante San Giors
Via Borgo Dora, 3/A
Torino
+39.011.5216357