Bernardo Paladini
Merluzzo e risodi Rafael Peña
Dall'Italia Retrobottega a Roma, una tavola con l’ingrediente al centro
La sala della Locanda Severino di Caggiano (Salerno)
Il ristorante occupa gli spazi di una raffinata dimora storica nel centro storico di Caggiano, con annesse camere comode e ben curate per chi decidesse di dedicarsi un week end per visitare le grotte di Pertosa o la Certosa di San Lorenzo a Padula. Un bel paese, sospeso su un soffio tra Campania e Basilicata, che arricchisce il suo patrimonio culturale a quello enogastronomico, in particolare con l'olio extravergine d’oliva e il carciofo bianco. A tavola lo chef Giuseppe Misuriello, autodidatta (e questa è forse la sua vera forza), esprime un'ottima sintesi delle usanze e degli ingredienti tradizionali di queste due regioni per comporre una cucina essenziale, eseguita con capacità tecnica e maturata esperienza. Le materie prime sono selezionate attingendo soprattutto dalle ricchezze del territorio e qualcosa dalla Lucania, sua terra di origine.
Giuseppe Misuriello, classe 1970
Nato "a Sud di ogni Sud" (cioè a Potenza), romantico assaggiatore e narratore di vini e storie di cibo. “Camminare la terra” alla ricerca di storie e di prodotti è la sua passione, che poi vorrebbe essere anche una professione. «Sin da bambino un sacco di parole girovagano indisciplinate nella mia mente, e fin quando la pigrizia non mi ha sopraffatto le ho messe assieme in un blog che si chiama: Vino e Utopie, la fantasia al bicchiere»
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose