Il ristorante occupa gli spazi di una raffinata dimora storica nel centro storico di Caggiano, con annesse camere comode e ben curate per chi decidesse di dedicarsi un week end per visitare le grotte di Pertosa o la Certosa di San Lorenzo a Padula. Un bel paese, sospeso su un soffio tra Campania e Basilicata, che arricchisce il suo patrimonio culturale a quello enogastronomico, in particolare con l'olio extravergine d’oliva e il carciofo bianco.
A tavola lo chef Giuseppe Misuriello, autodidatta (e questa è forse la sua vera forza), esprime un'ottima sintesi delle usanze e degli ingredienti tradizionali di queste due regioni per comporre una cucina essenziale, eseguita con capacità tecnica e maturata esperienza. Le materie prime sono selezionate attingendo soprattutto dalle ricchezze del territorio e qualcosa dalla Lucania, sua terra di origine.

Giuseppe Misuriello, classe 1970
Il servizio è accogliente, poco costretto tra formalismi ma ben capace di accompagnare gli ospiti in una piacevole degustazione. Dal menu alla carta, selezioniamo l'Antipasto di carciofo, porcino e foie gras, ricco e succulento, un ottimo invito alla beva. La carta dei vini dedica particolare attenzione agli areali campani con interessanti inflessioni francesi e un'ottima bollicina sarà la compagna del nostro fiero pasto.
Tortelli all'anatra, asparagi e ristretto della sua anatra, equilibrato tra consistenze e temperature, esprime bene la cifra stilistica dello chef che nella sua cucina porta i segni della sostanza di questi meridiani ma anche gli accenti di altri linguaggi gastronomici.
Tradizione che ritroviamo anche nella proposta dei secondi, dove il Baccalà, pomodoro e olive di Ferrandina, si distingue per la qualità del pescato che non accenna a sapidità ma a una piacevolissima fragranza. I dessert sono affidati alle abilissime mani del pastry chef
Tim Ricci, un viaggio sensoriale che restituisce dolcezza ai cuori e ai desideri peccaminosi.
Un luogo da tenere a taccuino per la qualità del cibo e l'ottimo rapporto col prezzo, facile da raggiungere dall'uscita A3 lasciandosi rapire dalla quiete del borgo e dell'ospitalità di una locanda sospesa in un tempo che non ha fretta di accadere.
Locanda Severino
Largo Re Galantuomo, 11
Caggiano (Salerno)
+390975393905
Prezzi medi: antipasti 15, primi 16, secondi 19, dolci 13 euro
Menu degustazione: 50 euro
Chiuso domenica sera e l'intero lunedì