22-10-2019
Alessandro Bergamo, sous-chef del ristorante Cracco in Galleria di Milano, vincitore della finale regionale “Italy and South Eastern Europe” del concorso S.Pellegrino Young Chef, tenutasi ieri a Milano
È Alessandro Bergamo, sous-chef del ristorante Cracco in Galleria di Milano, il vincitore della finale regionale “Italy and South Eastern Europe” del concorso S.Pellegrino Young Chef tenutasi ieri a Milano, nella sede della Scuola della Cucina Italiana di via San Nicolao. Sarà lui a sfidare gli altri 11 vincitori delle finali regionali, che si conosceranno in toto a dicembre e che daranno battaglia nell’epilogo più importante, la finalissima mondiale che avrà luogo nel maggio 2020. La proclamazione è avvenuta al termine della cena di gala, allo spazio Le Cavallerizze del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Bergamo ha vinto con un piatto chiamato Meglio un uovo oggi o una gallina domani? "Una pietanza", ha spiegato egli stesso, emozionatissimo, al momento della presentazione, al fianco di Riccardo Camanini, suo mentore, e di Luca Sacchi, altra colonna di Cracco "che cerca di valorizzare con la tecnica due alimenti popolari - e non nobili, volutamente -: il pollo e le patate". E' andato invece a Lol eel pop - beach honey e lake's potatoes di Tommaso Tonioni, ex sous chef de Il Pagliaccio, Roma, il premio Acqua Panna Award for Connection in Gastronomy, ideato per valorizzare il piatto che più di ogni altro ha saputo interpretare la relazione e l’incontro fra culture. Davide Marzullo, sous chef del Market Place di Como si è aggiudicato il Social responsibility award con la sua Aubergine in black tie, mentre il Food for thoughts award è andato ad Antonio Romano, sous chef di Attimi by Heinz Beck City Life, Milano, autore di un piatto chiamato curiosamente Roma Locuta.
La giuria della finale regionale di ieri: Antonia Klugmann, Pino Cuttaia, Janez Bratovz, Oana Coanta, Marianna Vitale, Ana Grgic e Matias Perdomo ©pitsfoto.com
Alessandro Bergamo e il suo mentore Riccardo Camanini
Meglio un uovo oggi o una gallina domani? Il piatto vincitore di Bergamo
Sono stati giudicati da personalità e palati importanti come Pino Cuttaia (La Madia di Licata), Matias Perdomo (Contraste di Milano), Antonia Klugmann (Argine a Vencò di Dolegna del Collio, Grizia), Marianna Vitale (Sud di Quarto, Napoli), la croata Ana Grgić (Zinfandel di Zagabria), la rumena Oana Coantă (Bistro de l’Arte, Brasov) e lo sloveno Janez Bratovž (JB Restavracija di Lubiana). Non meno illustri i mentori dei 10 ragazzi in gara: Riccardo Camanini, (Lido 84, Gardone Riviera, Brescia) pigmalione dello stesso Alessandro Bergamo; Gabriele Bonci (Pizzarium e tanto altro a Roma) per Tommaso Tonioni; Davide Maci (Market Place, Como) per Davide Marzullo; Francesco Nunziata, (Attimi by Heinz Beck City Life, Milano) per Antonio Romano; Alessandro Rapisarda (Casa Rapisarda a Numana, Ancona) per Luca Natalini; Vincenzo Dinatale (La Maison du Gourmet, Parma) per Maria Chiara Brannetti; Adrian Hadean, chef rumeno, per Diana Theodora Draghici; Luka Košir (Gostišče Grič di Horjul) per Jakob Pintar; Cezar Munteanu, chef rumeno, per Roxana Blenche e Tvrtko Šakota (Nav, Zagabria) per Deni Srdoč.
Alessandro Rapisarda e Luca Natalini, "veterani" del S.Pellegrino Young Chef
Roxana Blenche e Cezar Munteanu
Foto di gruppo tra finalisti e mentori
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A cura della redazione di Identità Golose