Ilario Vinciguerra
Capesante, salsa mousseline alla barbabietola, salsa al limone di Menton e “mano di Buddha”di Mauro Colagreco
Dall'Italia Prato Nevoso, montagna & cibo. Viaggio nella località del Cuneese che cresce anche grazie alla gastronomia
Da sinistra: Marco Cahssai, Martina Mattioli, Mattia Turcato. Rispettivamente chef, maître e pasticcere di Atman a Villa Rospigliosi
Dal caos romano al silenzio mistico di Villa Rospigliosi, così lo chef Marco Cahssai è felicemente costretto a un dialogo profondo con sé stesso. La bellissima residenza appartenuta a papa Clemente IX porta con sé un altro nome imponente, quello di Gian Lorenzo Bernini che l’ha ideata.
Siamo a Lamporecchio, piuttosto fuori da altri circuiti toscani più noti e frequentati. Una sfida non proprio semplice che Marco ha affrontato nel migliore dei modi, entrando in sintonia con l’incantevole villa e con la natura che la circonda, fatta di olivi, orti e erbe spontanee. Da queste ultime lo chef è profondamente attratto, la sua sensibilità gli consente di cogliere il linguaggio e percepire l’identità territoriale di essenze e fiori.
Villa Rospigliosi
Dal 2017 è alla conduzione del ristorante Atman, confermando con grande soddisfazione la stella accesa da Igles Corelli. Lo chiama “il grande maestro”, e ha lavorato con lui già al tempo de Le Tamerici. Classe 1982, ha il grande merito di riuscire a divertire a tavola con la sua vivace creatività, sostenuta dalla capacità di distaccarsi da concetti scontati e riuscendo a imporre uno stile molto personale.
La tavola è sempre stata il grande centro degli affetti, dove le differenze si sono annullate alleandosi, contaminandosi, alternandosi con rispetto tra cous cous, pollo al forno, coda alla vaccinara e carciofi alla giudìa. Che meraviglia!
Cozze in gazpacho di cetrioli, siero di mozzarella e clorofilla di prezzemolo
La sensazione di piena armonia percepita ai tavoli dell’Atman non arriva solo dai piatti, ma anche dalla forte intesa tra i componenti della squadra e dalla abile comunicativa del personale di sala: la maître Martina Mattioli e la sommelier Sabrina Biagini sono fantastiche.
Tortelli all’uovo
Nel menu si racconta al meglio scrivendo così: “Questa non è una cucina, né tantomeno io sono uno chef. Io mi limito, come un bimbo, a rincorrere i miei sogni, che in questo luogo levitano come palloncini pieni di ombre e colori. Ed una volta catturati, li stringo così tanto da farli esplodere, sporcando ogni cosa della tinta che possedevano. Tutto si intride a quel punto di battiti e demoni. E’ solo lì che nascono i miei piatti.”
Com’era – anguilla, cocomero e barbeque del delta del Po
Tanti anche i fuori carta che Marco si diverte a preparare, e tra questi lasciano un ottimo ricordo le Cozze in gazpacho di cetrioli, siero di mozzarella e clorofilla di prezzemolo, e poi i Tortelli all’uovo, perfetti nell’esecuzione, ripieni di sedano rapa arrostito, accompagnati da tartare di scampi, acqua di ricci di mare, semi di pomodoro e cicoria selvatica.
Il rumore di una foglia è assordante: millefoglie di ortica, alloro, acetosella
Atman Restaurant Via Borghetto, 1 Località Spicchio, Lamporecchio (Pistoia) +39.0573.803432 info@ristoranteatman.it Chiuso la domenica sera e l'intero lunedì. Dal martedì al sabato chiuso a pranzo
Classe 1966, nata a Napoli, è giornalista, sommelier e degustatrice Onaf, oltre che di vini ovviamente. Wine & food writer
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose