Davide Guidara
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Bonny Ferrara, a sinistra, e Francesco Sodano
No, non cerco più solo il gusto. Non cerco più solo la soddisfazione del palato. Cerco di più. Cerco anche diverso. Cerco l’emozione. Cerco l’esperienza. Esperienza.
Una parola che si sente sempre più citare in ogni cronaca di avventura gastronomica. Una parola piena, rotonda, onnicomprensiva. Una parola che comprende tutti i sensi: vista, odorato, udito, gusto e perfino tatto. Tutti i sensi. Tutto intorno e dentro di te.
Cerco l’esperienza, cerco un posto da ricordare. Un servizio all’altezza. Una vista da paura. E ovviamente...cibo e vini da emozione. E l’ho trovato.
Lo chef
Qui si trova la struttura, arroccata sul monte, ma sontuosa nell’armoniosa costruzione, tra il verde e i fiori del parco e le viste emozionanti sulla costa. Il Faro di Capo d’Orso ospita, oltre a un lussuoso ristorante e alle camere, un piccolo fantastico gastronomico.
La vista dalle finestre del ristorante
Non c’è che dire: la natura qui ha fatto gran parte del lavoro, ma l’uomo l’ha rispettata nel costruire un posto meraviglioso, nel quale bontà, innovazione e presentazione dei piatti si fondono con partenopea gentilezza, attenzione e precisione del servizio.
Io ho una predilezione per i campani. In particolare per questi, a sud di Napoli, nelle due costiere. Sorridendo ti fanno sentire principe, mai straniero, sempre a casa tua. E ti accarezzano con un menu straordinario.
Francesco Sodano ci ha servito:
Manzo, cetriolo fermentato, mostarda, polvere di cipolla bruciata e tuorlo d’uovo marinato
Insalata di granchio, panna acida, caviale e riccio di mare
PRIMI PIATTI Tortello di pasta fresca con melanzana e anguilla affumicata, brodo solido e mosto d’uva fermentato Risotto con limoni bruciati, cappero fermentato e bottarga di lampuga
Risotto con limoni bruciati, cappero fermentato e bottarga di lampuga
Triglia, tamarindo, lattuga alla vaniglia e jus di midollo di vitello affumicato DOLCI Mai dire mais Ossidazione di Piña Colada Dolce non dolce
Triglia, tamarindo, lattuga alla vaniglia e jus di midollo di vitello affumicato
Francesco ha dato sicuramente il massimo. Ha emozionato e convinto. Piatti diversi, suoi, intriganti, buoni. Molto buoni. Serviti con maestria da Bonny e dai ragazzi di sala. Un servizio sorridente e preciso, attento e mai invadente, come si conviene a una sala stellata.
In Costiera, sotto le stelle. Con uno chef e un servizio così. Come è giusto, come è bello, come è buono. Grazie, ragazzi, per una bellissima serata, per una bellissima esperienza. Torneremo presto, sulle curve della Costiera Amalfitana. Il Faro di Capo d'Orso Strada Statale Amalfitana 44 Maiori (Salerno) +39.089.877022 info@ilfarodicapodorso.it Chiuso l'intero martedì
Triestino, partito dall'agenzia di pubblicità Armando Testa, ha ricoperto ruoli di vertice nei settori della comunicazione di aziende come Michelin, Honda, Telecom Italia. Oggi è consulente di comunicazione e marketing aziendale e politico, per clienti quali Autogrill, Thevision.com. Tiene lezioni all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e a quella di Genova. È docente presso Niko Romito Formazione, Intrecci Scuola di Sala e In-Cibum. Presidente dell'Associazione "Le cose cambiano", che lotta contro il bullismo omofobico
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose