20-08-2011

Diavolo d'un Parini

Sembra un carpaccio di carne ma non lo è. Si chiama Narce. E lo firma il cuoco di Torriana

Carpaccio di Narce, piatto di Pier Giorgio Parini,

Carpaccio di Narce, piatto di Pier Giorgio Parini, cuoco del Povero Diavolo di Torriana (Rimini), +39.0541.675060. Il carpaccio non è di carne ma di pomodori, peperoni, anguria, prugne, rape rosse... 

Ogni volta che varchiamo la soglia di Torriana, oltre all’immancabile padrona di casa, la gatta principessa, troviamo ad accoglierci un’aria magica, intensa, pervasiva. È anche merito di Fausto e Stefania Fratti che, con il loro spirito anticonvenzionale, sincero, elegante e genuino ti fanno sentire come a casa. Qui non ci si sente affatto estranei, neanche per un istante. Il senso profondo di accoglienza, di appartenenza è forte, intimo. Merito anche di Pier Giorgio Parini, folletto travestito da cuoco, che ogni giorno, tranne il mercoledì, officina in questo luogo magico la sua ars culinaria.

Pier Giorgio Parini, 34 anni

Pier Giorgio Parini, 34 anni

Ci siamo ripromessi, ormai da tempo, di andare al Povero Diavolo almeno una volta al mese. Vogliamo a tutti i costi inseguire la trance iper-creativa di questo cuoco. Scovare l’inghippo, trovare un'imperfezione, un dettaglio fuori posto a questa cucina tanto istintiva, immediata, non pensata quanto stilisticamente precisa e dalla centralità gustativa e personalità elevata. Ci sarà un passaggio falso, un cambio di passo, un cedimento. E invece no, nessun passo falso. Solo una crescita, ancora una volta, sensibile. Il mondo vegetale sta diventando, da qualche anno a questa parte, il terreno esplorativo più difficile, intrigante ed emozionante per un cuoco. È un mondo fonte di tante ispirazioni e stimoli, ma anche difficile da interpretare al meglio. 

Pacchero tiepido al sugo di bacche di sambuco e guanciale

Pacchero tiepido al sugo di bacche di sambuco e guanciale

Ecco allora due colpi di genio, ben assestati, che puntano diritti al cuore e al cervello. Carpaccio di Narce, l’animale che non c’è. È un perfetto carpaccio ricostruito, che rammenta i sentori della carne cruda, ma che carne non è. Pomodori, peperoni, anguria, prugne, rapa rossa … sapientemente trattati e trasformati per farsi "narce", che poi è l'anagramma di "carne". Un inno al territorio, sapientemente rivisitato e ammodernato, è invece Da Santercangelo a Torriana: ode alla cipolla. Un piatto che proietta la cipolla, una semplice cipolla, direttamente nel futuro, attraverso una frittata di bianco d’uovo, altri piccoli ingredienti segreti, un concentrato di shiso che dona quella nota tannico-amara ormai simbolo della cucina del folletto di Torriana.

E i paccheri, dove li mettiamo? un ingrediente tanto abusato, spesso utilizzato a sproposito. Ecco allora arrivare questo boccone che trasforma un prodotto a volte bistrattato in opera d’arte: Pacchero tiepido al sugo di bacche di sambuco e guanciale. Un concentrato di innovazione, un sugo intenso, amaro, balsamico, addomesticato dalla dolce grassezza del guanciale. Chapeau.

Ristorante Povero Diavolo
via Roma, 30
Torriana (Rn)
t. +39.0541.675060
Chiuso: mercoledì. A pranzo aperto solo domenica e festivi
Prezzi medi: antipasti 16, primi 16, secondi 25 e dolci 10 euro
Menu degustazione: 58, 68 e 90 euro
info@ristorantepoverodiavolo.com


Dall'Italia

Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose

a cura di

Alberto Cauzzi

Girovago dei ristoranti, come piaceri indulge soprattutto su quelli della tavola. Ama dialogare nei blog a tutta gola ed è uno dei fondatori del sito www.passionegourmet.it

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