Tira aria nuova sull’Alzaia Naviglio Pavese, laggiù in fondo al civico 286, dove Milano è ancora città ma dove i giardini e gli orti che costeggiano la strada fanno subito respirare un clima diverso, più fresco, meno caotico. Proprio qui, dove fino a poco tempo fa regnava l’Osteria del Tubetto (di cui si può trovare ancora traccia con una vecchia insegna appesa a una trave nel giardino esterno), è stato appena inaugurato l’Erba Brusca, +39.02.87380711, un locale che già nel nome, ma soprattutto nel sottotitolo, racchiude il significato e la sua filosofia: "orto con cucina".
.jpg)
in carta, vegetali ma anche pesce e carne (foto Barbara Torresan, www.chez-babs.com)
La prima domanda che dobbiamo farci è: l’orto personal-personalizzato, oggi decantato da tanti ristoranti di qualsiasi collocazione urbana (anche le più improbabili), c’è davvero o è solo specchietto per le allodole per clientele attente alla provenienza delle verdure che poi ritrovano nel piatto? La risposta soffia nel vento. Di sicuro qui l’orto c’è eccome, lo si può ben vedere e apprezzare comodamente seduti al tavolo, sotto la tettoia di un piacevolissimo dehors esterno, dove si può cenare di fronte a vasche colme di piante aromatiche, insalate pronte da tagliare e mangiare, zucchine e altre verdure che sbandierano un fiero spirito
total green.
Chi sono gli artefici di questo “mangiar e rilassarsi nel verde”?
Erba Brusca non è altro che la costola del
Ratanà, il ristorante guidato dal cuoco
Cesare Battisti e dal maître e sommelier
Danilo Ingannamorte, aperto da soli 2 anni a Milano in via De Castillia, altra oasi nel grigiore. Come conciliare le due realtà in contemporanea, visto che
Cesare e
Danilo restano sereni nella sede centrale a dispensare le loro rivisitazioni sui piatti della cucina meneghina?
.jpg)
Conduce Alice Delcourt, cuoca franco-americana
La direzione culinaria del
kitchen garden sui Navigli è affidata alla giovane
Alice Delcourt, cuoca franco-statunitense dai trascorsi lavorativi milanesi (tra tutti al ristorante
Alice di
Viviana Varese in via Adige) che ha strettamente collaborato con
Battisti al
Ratanà fino a prendere le redini della cucina dell’
Erba Brusca e disegnare un percorso caratterizzato prima di tutto dalle verdure dell’orto, ma anche da carne e pesce (quest’ultimo non solamente d'acqua dolce, scelta che invece è stata fatta in via De Castillia) e di materie prime di piccoli produttori e artigiani. Non dimentichiamo la carta dei vini: non troppe etichette ma ben selezionate, di produttori biodinamici.
Per un altro reportage,
clicca qui.