03-04-2017
Due rifugiate indiane preparano il loro piatto per il Refugee Masterchef, concorso di cucina che si tiene all'Istituto Alberghiero Barbarigo di Venezia, in collaborazione con i centri di accoglienza della provincia di Padova e Venezia. Il progetto è firmato da Hadi Noori e Hamed Mohamad Karim, ristoratori afgani, a Venezia da 10 anni (testo Marcello Pastonesi, foto UNHCR/Marcello Pastonesi)
I partecipanti dell'ultima edizione di Refugee Masterchef
Hadi Noori
Hamed Mohamad Karim con un concorrente
Alganesh, etiope, vincitrice del concorso precedente. Ora lavora da Africa Experience
A Venezia due ragazzi afgani, Hadi Noori e Hamed Mohamad Karim, cercano di favorire l'integrazione dei rifugiati ospiti dei centri di accoglienza del Veneto attraverso un concorso di cucina in stile Masterchef.
Imprenditore ormai inserito perfettamente nella società veneziana, Hadi è arrivato in Italia nel 2007, dopo un viaggio di oltre un anno attraverso Iran, Turchia e Grecia. «Abbiamo remato per 8 ore di notte, in 6 su un gommone per arrivare in Grecia», racconta, «avevo 15 anni e sognavo di trovare la stabilità e la possibilità di condurre una vita normale». Hamed in Afghanistan faceva il regista. Nel 2006, mentre si trovava a Venezia ospite alla Mostra del Cinema, la proiezione del suo film scatenò un caso nazionale in Afghanistan. Minacciato dai talebani, tornare in patria per lui era impossibile, così chiese asilo politico in Italia.
«L'idea di cucinare è nata nel centro di accoglienza», racconta «facevamo spesso dei pranzi la domenica e ognuno cucinava piatti dal suo paese. Ogni volta era un successo, anche tra gli italiani, e così ho pensato di trasformarla in un'attività».
Al centro, Hadi Noori e Hamed Mohamad Karim, con i loro fratelli. A Venezia gestiscono tre ristoranti, Orient Experience e Africa Experience, dando lavoro a 50 persone
L'attività è gestita da 9 soci, di cui una, Sarah Grimaldi, è italiana. Contando tutto il personale la loro iniziativa dà lavoro a circa 50 persone. I ragazzi che lavorano nei loro ristoranti sono tutti richiedenti asilo e ogni piatto riflette la provenienza e il viaggio di chi lo cucina.
Yvonne da Kinshasa, vincitrice dell'ultima edizione con un Nide d'oiseau, uovo cotto in una polpetta di carne macinata
A giudicare i piatti, sono i professori dell'Istituto Alberghiero Barbarigo di Venezia, che ospita la manifestazione. «Siamo contenti di poter dare il nostro contributo a questa iniziativa», spiega Claudio Marangon, preside della scuola «ed è anche una bella opportunità per i nostri alunni da un punto di vista umano e didattico».
Per un pomeriggio le cucine della scuola sono invase dal gruppo multietnico di cuochi e dalle loro spezie. Gli alunni del Barbarigo osservano e aiutano, il professore mette ordine e scandisce il tempo in cucina e alle otto tutto è pronto per la competizione. Uno alla volta i 16 chef presentano il loro piatto, raccontando ingredienti e origine. Professori e ospiti ascoltano, assaggiano e votano.
Marcello Pastonesi, autore del pezzo. Nel 2012 ha vinto il premio Ilaria Alpi per la regia del reportage "Libia: i ragazzi e la rivoluzione"
«Non è molto, ma è una possibilità concreta di lavoro», spiega Haadi, «Vederli sorridere mi dà gioia. Sono stato al loro posto e un po' mi rivedo. Spero che alcuni di loro continuino a lavorare con noi, magari entrando anche in società. Riguardo a me e al mio futuro, non so dirti. Mi considero ancora in viaggio. Sono molto grato all'Italia che mi ha accolto e dato una possibilità, ma se ci fosse la possibilità tornerei a casa. Anche domani, credimi».
Recensioni, segnalazioni e tendenze dal Buonpaese, firmate da tutti gli autori legati a Identità Golose
di
Genovese, classe 1973, video-foto-giornalista freelance, collabora con diverse testate e ONG. Lavora spesso in Africa, occupandosi di esteri e tematiche sociali
Dall’Italia è una narrazione in continua evoluzione di tutto il buono che racchiude in lungo e in largo il nostro Belpaese. Una rubrica che ci porta alla scoperta delle migliori trattorie, i ristoranti più esclusivi, osterie, tra le vette più alte o in riva al mare. Delizie che non possono sfuggire alle rotte dei più entusiasti viaggiatori.