Dobbiamo sempre essere grati a Gualtiero Marchesi non solo per la svolta che ha dato alla cucina italiana ma – come dire – per l’onda lunga dei suoi insegnamenti, incarnata dai suoi tanti allievi che oggi sono firme di primo piano del fine dining tricolore. Per questo non potevamo mancare, poche ore fa, ai festeggiamenti per gli 86 anni del “maestro dei maestri”; e per questo non potevano cerco mancare nemmeno alcuni dei suoi discepoli prediletti, in questo caso Davide Oldani, Daniel Canzian, Pietro Leemann e Stefano Gariboldi, l’unico del quartetto ad aver appeso il mestolo al chiodo, ora è direttore della gastronomia da Peck.

Oldani, Leemann e Davide Paolini alla presentazione del nuovo libro di Marchesi
Il regalo più bello a
Marchesi l’ha fatto
Sara Vitali, che con la sua
Cinquesensi ha mandato alle stampe
Opere/Works, il nuovo libro firmato dal più grande cuoco italiano (133 immagini di piatti, una conversazione con
Gillo Dorfles, testi a cura di
Nicola Dal Falco, in italiano e inglese, 50 €), presentato per l’occasione alla libreria milanese
Hoepli, prima di altri incontri in giro per l’Italia, fino in Sicilia: il prossimo, sempre a Milano, si terrà alla
Feltrinelli di piazza Duomo, il 23 marzo, ore 18,30.
Spiega Marchesi: «Il libro fa appello alle immagini, alla composizione, all’idea. Dietro ognuno di questi piatti c’è un pensiero e l’ispirazione legata, di volta in volta, a un oggetto, un libro, un incontro, una situazione in cui la libertà di spirito non esclude il piacere del gioco. L’idea e l’immagine corrispondono al concetto che la forma è materia,che il bello puro è il vero buono. Oggi, si straparla di creatività, col risultato di pasticciare nel piatto, alla ricerca dell’effetto, d’épater le bourgeois e le petit bourgeois, scordandoci che il rispetto per la materia prima, per le mille forme che assume, è un fatto che riguarda sia la salute sia l’estetica».
I 133 piatti di
Opere/Works sono il catalogo di una vita «in cui ho sempre cercato di andare oltre il soddisfacimento dell’appetito, l’interesse o l’esibizione. Piatti che, spesso, sono nati dal lavoro in cucina, accanto ai giovani cuochi che si sono succeduti nel corso degli anni. Persone che, un certo giorno, ho spinto ad andare fuori, all’estero e in particolare in Francia, dove anch’io sono cresciuto dal punto di vista della tecnica. L’amore per le arti e l’amicizia con molti artisti hanno guidato e alleviato il duro lavoro quotidiano del cuoco, riuscendo, forse, a trasformare il mestiere in un linguaggio che può essere accostato ad altri linguaggi artistici. Questo libro, che sento profondamente mio, lo documenta senza retorica. Se ci sono riuscito, lo dirà il tempo. Allora, più che buon appetito, buona visione».
Il tour per la presentazione del libro non è l’unica fatica che impegnerà il maestro nelle prossime settimane.
Regione Lombardia, Explora e il suo brand
inLombardia hanno infatti avviato un progetto che vede
Marchesi e la critica d’arte
Beba Marsano protagonisti di sette itinerari di viaggio per riscoprire non solo il patrimonio storico e culturale ma soprattutto le diverse eccellenze del territorio lombardo in fatto di accoglienza, ristorazione, prodotti, artigiani del gusto e prodotti tipici. Un racconto fatto di emozioni, ricordi, ricette e curiosità che saranno sintetizzate in video, racconti, un libro e un sito web con tutti gli approfondimenti e le testimonianze dei protagonisti che si incontreranno strada facendo. Dice
Gualtiero: «Stiamo compiendo un viaggio immenso nel gusto di una regione, la Lombardia, dai forti contrasti. Incontro amici ma anche molti giovani che utilizzano il verbo "fare" con tanta passione. Ritrovo incredibili luoghi della memoria e ne scopro altrettanti. Il viaggio è ancora in corso e già mi viene voglia di ripercorrerlo».
E allora, vista la straordinaria vitalità di Marchesi, non ci resta che fargli anche noi i migliori auguri. Riproponendo magari l’intervista che ci aveva rilasciato giusto un anno fa, in occasione del suo 85° compleanni (a questo link).