Michele Abbatemarco
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Francesco Bracali fotografato da OnStageStudio per Identità Golose Milano
Francesco Bracali sarà ospite al Congresso nella sezione Identità Naturali, in Sala Blu 1, lunedì 26 alle 13.00. Qui il programma completo.
La decisione di perpetrare la tradizione di famiglia è venuta cosi, in maniera del tutto spontanea. Senza nemmeno farsi troppe domande legate a opportunità, convenienza, futuro.
La trasformazione del locale aperto dai genitori nei primi anni '80 in un ristorante di alta cucina è stata per Francesco Bracali naturale. Tanta la passione, infinita la voglia di mettersi in gioco ogni giorno e fare sempre meglio. Con quel piglio tipico della gente di Toscana dove ogni gradino si affronta come se fosse il più arduo e alto da valicare.
Certamente non per fermarsi. Piuttosto per tornare a scrivere pagine di grande cucina sul quei fogli bianchi che per lui sono i piatti che dovranno essere preparati e proposti ai suoi ospiti. Gli insegnamenti ricevuti da principio da mamma Manuela e nonna Igina nella cucina della trattoria della piccola frazione di Ghirlanda si sono evoluti grazie ai dettami di Angelo Paracucchi, Valeria Piccini e Gaetano Trovato e quindi affinati in Francia e Giappone.
Uno scorcio della sala
E poi il Piccione, tanto amato da Francesco e sempre presente da vent’anni nella carta e nei menu. Grande appassionato di arte e cultura Francesco Bracali concepisce i suoi piatti come fossero affreschi rinascimentali.
Una lunga fase di studio e definizione preliminare, quindi la preparazione, in funzione di quello che dovrà essere il risultato atteso. Obiettivo la perfezione. Ottenuta attraverso la ricerca di tutto ciò che fa da cornice: piatti, bicchieri, accessori, dove lo chef mette a frutto gli studi artistici giovanili.
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giornalista, classe 1966 con una laurea in Fisica e oggi un lavoro da comunicatore. Ha raccontato due Olimpiadi e 5 Mondiali di atletica leggera su Eurosport. Super appassionato di buona cucina, rhum caraibici e golf
La significativa meridiana che accoglie gli ospiti da Ceraudo, a Strongoli in Calabria. Per restare sempre aggiornato, iscirviti alla nostra newsletter vino qui
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