29-11-2021
I ravioli di caciocavallo stravecchio, cipolla Margherita e alloro: uno dei piatti che la chef Cinzia Mancini, assieme a Paola Alemanno del ristorante Orto del Nina Trulli Resort proporrà in un menu goloso al alto concentrato di Puglia. Le due chef delizieranno il pubblico di Identità Golose Milano per una sola sera, giovedì 2 dicembre. Per prenotare il tuo tavolo visita il sito dell'hub
«Arrivati alla fine del nostro secondo anno di attività, non ci andava proprio giù l’idea di chiudere la nostra cucina fino alla prossima stagione. Così abbiamo pensato di portare i nostri sapori in giro per l’Italia, in attesa della primavera e di nuovi progetti». A parlare è la voce all’unisono di Sergio Pepe e Daniela Rossi, coppia nella vita e proprietari del Nina Trulli Resort di Monopoli, che spiegano così il loro desiderio di fare di Orto, il ristorante del Nina, un percorso itinerante che avrà inizio giovedì 2 dicembre all’Hub di via Romagnosi.
Uno scorcio dai vigneti del Nina Trulli Resort nelle campagne di Monopoli, in provincia di Bari
Un tempo monastero di campagna (la cappella oggi è la reception del resort), il Nina Trulli è una dimora di charme, un borgo di piccoli trulli dove più che mai vale la formula, il lusso della semplicità. Lontano dalle coste scintillanti della panoramica Monopoli - Capitolo, il resort è situato in alta campagna, e il solo mare a circondarlo è l’oro del frumento, all’ombra di maestose querce secolari, e terre rigogliose, ulivi e vigneti. Qui dove il tempo è scandito dal canto delle cicale e dal calar del sole, vive l’elemento più prezioso della struttura: il suo orto, da cui prende il nome il ristorante, la cui proposta gastronomica è curata della chef abruzzese Cinzia Mancini del ristorante Bottega Culinaria a San Vito Chietino. Un piccolo polo della biodiversità, dove tutto ciò che viene coltivato, è raccolto e trasformato dalla giovane brigata guidata dalla resident chef Paola Alemanno.
Cinzia Mancini, chef del ristorante Bottega Culinaria a San Vito Chietino (Chieti), cura la proposta gastronomica del ristorante Orto del Nina Trulli Resort
Insieme, hanno dato vita a un vero e proprio laboratorio sperimentale, un procedimento orizzontale in grado di coinvolgere ogni elemento della squadra di cucina, invitando ciascuna sensibilità a esprimersi in uno spazio libero, pur sempre guidati da due linee guida, saldamente intrecciate, e quindi dalla territorialità e dall'orto del Nina.
Paola Alemanno, 21 anni, è la resident chef del ristorante Orto del Nina Trulli Resort
Fiorisce, così, una proposta che sa certamente ispirarsi alla Puglia, ma andando ben oltre alla tradizione più diffusa: la cucina di Orto è pluriforme, attuale, naturalmente ispirata a tutto il buono che la campagna ha da offrire. Creazioni che diventano un prolungamento spontaneo della terra: piatti essenziali dalla decisa impronta vegetale, gustosa, allegra, fresca, e poi paste porose tirate a mano, formaggi locali da latte di razze podoliche, proteine animali semplici che si combinano così facilmente a quell’ecosistema di sapori incontaminati che narrano una nuova storia della festante Puglia a tavola, con un'attenzione particolare alla conservazione dell'ingrediente nel tempo.
L'orto che dà il nome al ristorante del Nina Trulli Resort dove gli ospiti possono raccogliere i frutti e i vegetali, pronti da gustare
Tutto ciò che ritroveremo tra qualche giorno, giovedì 2 dicembre, a Identità Golose Milano, per una serata unica. E per ingolosirvi, ecco un piccolo assaggio del menu!
Si inzia con Cardo, carciofo e caramello: «Questo in realtà è un piatto della Bottega Culinaria che si evolve di continuo, persino negli ultimi giorni; una composizione che utilizzarà sia il carciofo, che la sua parte selvatica, il cardo, per intero e senza sprechi. Il caramello, infatti, lo otteniamo dagli avanzi del carciofo», ci svela Cinzia Mancini.
Poi, Ravioli di caciocavallo stravecchio, cipolla Margherita e alloro, dei bottoncini di pasta fresca ripieni di caciocavallo stravecchio, conditi con un sugo ricco alla cipolla, che pur in assenza di carne, sprigionerà l'aroma intenso di una genovese e, a chiudere, il tocco fresco del gel di alloro.
Il secondo piatto, Bovino Pugliese, cole rizze, è una entrecôte di vacca podolica, lievemente affumicata alle erbe, accompagnata da una salsa «profondamente del Sud» e un cavolo riccio del giardino biodiverso di Orto.
E il dolce? Questa volta a rispondere è Paola: «Il dolce, la Faldacchea, è una sorpresa molto molto profumata! Possiamo dire che è ricetta antichissima, con un piccolo di più creato appositamente per l'occasione…»
La cucina dell'Orto Itinerante vi aspetta il 2 dicembre nello spazio di Identità Golose Milano (per prenotare il tuo tavolo, consultare il sito dell'hub).
Presto vi sveleremo le prossime tappe del tour di cui vi lasciamo qualche indizio. Per lil primo appuntamento, puntare la bussola sulla Capitale; l’ultima, la tappa conclusiva, si svolgerà in compagnia di uno chef che presto sarà ospite all'Hub. Stay tuned.
Racconti, storie e immagini dal primo Hub Internazionale della Gastronomia, in via Romagnosi 3 a Milano
di
Classe 1991. Irpina. Si laurea in Lingue e poi in Studi Internazionali, ma segue il cuore e nella New Forest (Regno Unito) nasce il suo amore per l'hospitality. Quello per il cibo era acceso da sempre. Dopo aver curato l'accoglienza di Identità Golose Milano, oggi è narratrice di sapori per Identità Golose. Isa viaggia, assaggia. Tiene vive le sue sensazioni attraverso le parole.
Il Riso, patate e cozze "differente" del Gallery Bistrot Contemporaneo di Troia (Foggia), ossia il ristorante che non t'aspetti, in un territorio tutto da scoprire